La spending review dell’Emilia-Romagna: nel 2015 risparmi per 177 milioni

Nel 2015 in Emilia-Romagna la pubblica amministrazione nel suo complesso ha realizzato risparmi per 177 milioni di euro nell’acquisto di beni e servizi – segnando un +47% rispetto ai 120 milioni del 2014 e il dato più alto in assoluto degli ultimi 10 anni – a fronte di ordinativi per 1,5 miliardi di euro. Una spending review realizzata grazie all’attività di Intercent-ER, attraverso convenzioni quadro e gare centralizzate che riuniscono gli acquisti per più Enti.

I dati sull’attività di Intercent-ER, la centrale unica per gli acquisti della Regione, sono stati presentati oggi a Bologna in conferenza stampa dal presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, dall’assessore regionale al Bilancio, Emma Petitti, e dalla direttrice di Intercent-ER, Alessandra Boni.

In particolare, le iniziative dell’Agenzia hanno coperto il 41% degli acquisti per beni e servizi delle Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna che, con ordinativi superiori a 1,3 miliardi, sono le principali utilizzatrici delle convenzioni Intercent-ER. In particolate l’acquisto di medicinali rappresenta quasi l’80% del valore dei contratti complessivamente sottoscritti.

Dal 2005 ad oggi il risparmio totale raggiunto arriva a 928 milioni di euro per contratti del valore di 6,6 miliardi di euro.

In particolare, la centrale regionale per gli acquisti realizza gare centralizzate per l’approvvigionamento di beni e servizi per Regione, Enti locali e Aziende Ausl ma anche per università, scuole e camere di commercio del territorio, e gestisce il mercato elettronico per gli acquisti fino a 209 mila euro da parte delle pubbliche amministrazioni. Nel dettaglio, gli 806 enti registrati al sistema di intermediazione di Intercent-ER hanno ottenuto economie di scala (in media -10,5% rispetto alla spesa precedente) nell’acquisto di beni e servizi che vanno dai farmaci agli arredi, dall’energia elettrica ai pc, dai servizi per il trasporto e la mensa scolastica agli ausili per disabili al materiale da medicazione, dai vaccini ai servizi di telefonia a quelli di pulizia.

Importante anche l’azione di semplificazione, con oltre 715 mila fatture elettroniche emesse o ricevute dalle pubblica amministrazione dell’Emilia-Romagna, così come l’impennata del mercato elettronico, dove si è registrato un valore complessivo degli acquisti effettuati di circa 14 milioni di euro (+178% rispetto all’anno precedente).

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