Genitori responsabili: perché scegliere i pannolini lavabili
Di fatto negli ultimi decenni i pannolini monouso sono stati continuamente migliorati nelle loro caratteristiche tecniche, per aumentarne il potere assorbente, diventando un prodotto largamente usato per comodità e praticità. Ma forse non tutti i genitori sanno che tipo di impatto abbia a livello ambientale un consumo prolungato degli stessi, e che potenziali rischi per la salute contengano. Da un’indagine condotta da Greenpeace sui pannolini usa e getta, delle marche più diffuse (anche in Italia), è emersa la presenza di tracce di tribulite (tbt), battericida e fungicida molto potente. Nei soggetti adulti il TBT può essere assorbito per via cutanea e inalatoria, può produrre irritazione cutanea e danni neurologici; pertanto, anche se, non sono noti danni sui bambini provocati da queste sostanze, appare necessario, a fronte della loro pericolosità, adottare un criterio di precauzione. Oltre ai possibili danni tossici, in parte da dimostrare, tutti i Paesi concordano nel riconoscere una correlazione diretta tra impiego di pannolini monouso ed incremento dei casi di arrossamento, eritemi ed allergie, sulla pelle. A queste considerazioni si deve aggiungere il problema, ormai noto, dell’enorme difficoltà di smaltire questa ingente mole di pannolini usa e getta consumati. Il problema dei rifiuti, infatti, è un problema che ricade pesantemente sulla salute pubblica e ancor più su quella infantile, considerando che questi costituiscono circa il 20% dei rifiuti solidi delle nostre discariche, dobbiamo quindi criticamente valutarne le possibili alternative.
Negli ultimi anni, per fortuna, è maturata una maggiore sensibilizzazione e consapevolezza da parte di una categoria sempre crescente di genitori, andando a sviluppare un tipo di consumo critico e attento, rispettoso dell’ambiente e delle persone. Da qui la scelta ecosostenibile da parte di numerose famiglie di adottare i pannolini lavabili. Scelta che dovrebbe essere avallata dalle amministrazioni locali, poiché i benefici (minori rifiuti e non solo) riguarderebbero l’intera comunità.
Come si stanno attivando i Comuni di Terre d’Acqua? Per ora, sul nostro territorio, si stanno cercando di sostenere campagne informative (gratuite) volte ad approfondire meglio queste problematiche. L’idea è partita da un gruppo di mamme personalmente interessate ad apprendere e diffondere le nuove abitudini responsabili, che hanno così deciso di organizzare un incontro, previsto per il 14 maggio 2014, dalle ore 15 alle 17, presso la Biblioteca comunale di Sant’Agata. Momento di confronto, aperto a tutti gli interessati, al quale sarà presente anche Erika Lerco, mamma esperta di pannolini lavabili, ed autrice di uno dei migliori blog, sul tema: Alberostella.
Laura Palopoli