Al via l’accordo per la fornitura a Barilla di grano duro di alta qualità
Al via l’accordo per la fornitura di grano duro alta qualità dell’Emilia-Romagna per la pasta Barilla. Valido per la campagna cerealicola 2015-2016, l’accordo prevede un quantitativo di 120 mila tonnellate, per una superficie agricola interessata di circa 20 mila ettari.
Compie così dieci anni l’iniziativa, promossa dalla Regione, che ha permesso di rilanciare la coltivazione del grano duro in Emilia-Romagna, garantendo qualità e redditività, in un mercato globale caratterizzato da un’ estrema volatilità dei prezzi.
L’accordo interessa tutta la filiera: dal seme alla pasta. A firmarlo, oltre al Gruppo Barilla, Maria Grazia De Feo della Società Produttori Sementi di Bologna, Raimondo Ricci Bitti per OP Cereali, Alberto Stefanati per OP Grandi Colture Italiane, Matteo Negretto per OP Capa Ferrara e Ivan Cremonini per CerealCap.
Il contratto quadro si articola in singoli accordi firmati dal Gruppo Barilla e dai fornitori. A loro volta questi ultimi (OP Cereali, OP Grandi Colture Italiane, Capa Ferrara OP e CerealCap) stipulano con i singoli agricoltori soci gli impegni di coltivazione, con le specifiche tecniche e le opzioni di valorizzazione del grano duro. Società Produttori Sementi S.p.A. selezionatrice e costitutrice delle principali varietà identificate dal disciplinare, sviluppate con un’attività di ricerca e sperimentazione in parte sostenuta anche dalla Regione, fornisce il seme necessario alla maggior parte delle coltivazioni.
I contenuti dell’accordo 2015-2016
Barilla può dunque contare su varietà appositamente selezionate, particolarmente adatte all’industria pastaria e su un’alternativa competitiva ai grani di alta qualità d’importazione; gli agricoltori possono programmare la produzione contando su uno sbocco di mercato e avvalendosi di un prezzo di vendita concordato (su medie di listino in base alla Borsa merci di Bologna o a prezzo garantito fino a una quota del 30%) che include anche specifiche premialità legate alla qualità (qualità prodotto, adesione al disciplinare di produzione, assistenza tecnica prestata, durata e modalità di stoccaggio).
L’accordo 2015-2016 prevede la modifica delle norme di coltivazione che terranno conto dell’aggiornamento in corso dei Disciplinari di Produzione Integrata della Regione Emilia-Romagna. Gli adeguamenti a nuove conoscenze e all’evoluzione delle norme sull’uso dei fitofarmaci, oltre a garantire tecniche di coltivazione più sostenibili da un punto di vista ambientale, con effetti anche sulla qualità finale del prodotto, agevolano l’adesione degli agricoltori alle misure agro-clima-ambientali del Psr 2014-2020, dove sono previsti, tra gli altri, aiuti specifici per favorire la corretta rotazione per prevenire il rischio micotossine.
Viene confermata la possibilità di avvalersi di un apposito sistema informatico che supporta i produttori nell’individuazione delle scelte tecniche per ottenere un prodotto di alta qualità, ma anche pienamente sostenibile da un punto di vista ambientale.
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