Europa Verde Emilia-Romagna: l’Italia sottoscriva Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari
Intervenire nella Conferenza Stato-Regioni per chiedere al Governo italiano di sottoscrivere il Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari e sollecitare Comuni e neoparlamentari dell’Emilia-Romagna a sostenere la Campagna “Italia, ripensaci” per la ratifica del Trattato da parte dell’Italia. Sono le richieste alla giunta dell’Emilia-Romagna contenute in una risoluzione del Gruppo Europa Verde dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna depositata oggi.
Il testo prende spunto dalla campagna “Italia, ripensaci”, promossa dalla Rete Italiana per il Disarmo e da Senzatomica, a sostegno della sottoscrizione da parte dell’Italia del Trattato adottato dall’Onu nel 2017 e in vigore dal 2021 in forza del raggiungimento delle 50 ratifiche da parte di altrettanti Paesi nel mondo. Il Trattato è legalmente vincolante per le nazioni che vi aderiscono e proibisce di sviluppare, testare, produrre, realizzare, trasferire, possedere, immagazzinare, usare o minacciare di usare gli armamenti nucleari, o anche permettere alle testate di stazionare sul proprio territorio.
“La guerra in Ucraina a seguito dell’aggressione della Russia ha contribuito all’aumento delle spese militari e l’incubo nucleare, quello che pensavamo di aver definitivamente archiviato, è tornato d’attualità a seguito delle minacce lanciate da Putin – afferma Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde e Vice-Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna – In questo inquietante scenario devono tornare ad alzarsi le voci della non violenza e del pacifismo, elementi fondanti dell’identità e della storia dei Verdi. Nei mesi scorsi, con una mia risoluzione, Europa Verde ha rilanciato in Emilia-Romagna la campagna a sostegno del Dividendo per la Pace. La risoluzione, approvata a giugno dall’Assemblea legislativa, chiede alla Giunta di contribuire in tutte le sedi opportune a far conoscere e sostenere l’iniziativa lanciata da cinquanta scienziati e premi Nobel perché i governi di tutto il mondo taglino del 2% le spese militari dirottando le somme risparmiate dentro un fondo da utilizzare contro povertà, pandemie e emergenza climatica. Ora dobbiamo fare un passo ulteriore come Giunta e Assemblea legislativa e spingere a favore della ratifica del trattato sulla proibizione delle armi nucleari. Dobbiamo tutti impegnarci a fermare l’escalation armata e mettere la pace al centro. Una sfida per la Regione Emilia-Romagna, che potrebbe dare un segnale forte al nuovo governo”.
Silvestro Ramunno