Le interviste di CBN: Cristina Dotti per DiDi Ad Astra

Questo mese protagonista della nostra intervista è DiDi Ad Astra, associazione attiva nei diversi Comuni di Terred’Acqua, da anni impegnata a fornire supporto e proporre iniziative rivolte a bambini, ragazzi e giovani adulti con disabilità o che vivono situazioni di disagio, e alle rispettive famiglie.

Com’è nata e di cosa si occupa DiDi Ad Astra?
L’idea alla base è quella di offrire loro momenti di socialità e benessere operando in sinergia con famiglie, scuole e realtà del territorio. Molteplici sono le attività che vengono messe in campo da DiDi Ad Astra con una duplice valenza: da un lato offrire ai ragazzi specifici percorsi di carattere ludico, sportivo, inclusivo e di supporto all’apprendimento affinché possano avere maggiori occasioni per crescere, socializzare e migliorare la propria qualità di vita; dall’altro lato sostenere le famiglie e non farle sentire sole.

DiDi Ad Astra, oltre ad essere un’associazione, si potrebbe definire una comunità?
Certamente. DiDi Ad Astra, con il trascorrere degli anni, ha accolto numerosi bambini e famiglie accompagnandoli nel proprio percorso di crescita e crescendo essa stessa con loro. Ogni progetto proposto nasce dai bisogni dei bambini e ragazzi. Ci sforziamo di proporre e creare collaborazioni sinergiche con le istituzioni e altre organizzazioni del territorio al fine di mostrare quanto la diversità possa essere considerata un valore e non soltanto un limite come purtroppo è percepita nell’immaginario comune.
Questo è un messaggio molto importante per l’associazione: ricercare e incoraggiare sempre maggiori modalità per far conoscere e creare interazioni con le diverse abilità esistenti, nell’ottica di dar vita ad una comunità in cui tutti hanno un posto, uno scopo, dove le differenze sono un’occasione di crescita, e quindi una ricchezza.
In tal senso l’Associazione si adopera attivamente sul territorio proponendo attività di sensibilizzazione e inclusione. Particolarmente significativo in quest’ottica è stato il progetto di Cittadinanza Attiva, realizzato in collaborazione con il Comune di San Giovanni in Persiceto, nel quale i ragazzi si sono adoperati come operatori ecologici ripulendo alcune aree verdi. In questa attività i ragazzi hanno dimostrato di poter essere parte attiva del contesto sociale dando un prezioso contributo. Notevole rilevanza ha avuto questo tipo di attività che si è rivelata propedeutica ad un possibile inserimento lavorativo per i ragazzi più grandi. I bambini crescono e i progetti crescono con loro.

Quali altre attività vengono svolte nello specifico?
DiDi Ad Astra offre alle famiglie sostegno e percorsi utili per prendersi cura al meglio dei propri ragazzi. Grande importanza rivestono i progetti realizzati nell’ambito del programma P.R.I.S.M.A. (Promuovere Realizzare Insieme Salute Mentale Attivamente), programma finanziato dal Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche di Bologna.
Le associazioni che fanno parte del Dipartimento hanno la possibilità di co-progettare con l’azienda ASL in convenzione, progetti di benessere. Riusciamo così a realizzare attività sportive, ludiche, ricreative, motorie, espressive, di socializzazione o percorsi di autonomie come ad esempio i “Sabati di Autonomia”. In queste giornate i ragazzi sperimentano dei momenti “fuori casa” imparando a fare la spesa, a prepararsi un pasto con la spesa fatta o a prendere un treno o a muoversi a piedi in sicurezza. Certamente la pandemia ha significato uno stop per molte di queste attività senza però fermare la volontà degli operatori DiDi Ad Astra nell’offrire ai ragazzi opportunità di crescita. Le uscite che non si potevano più fare sono diventate simulazioni di situazioni reali. Speriamo di poter presto tornare a spendere i modelli acquisiti nella vita reale.
Crediamo molto nell’importanza di fare rete, condividere saperi ed esperienze e mettere a sistema un valore reciproco. In ambito sportivo è nata da alcuni anni una bella collaborazione con l’Associazione Diablos Basket Sant’Agata Asd che propone attività propedeutiche alla pallacanestro e di gioco a ragazzi con disabilità e ragazzi normotipici che si allenano insieme.
Importanti per l’Associazione sono anche i progetti con le scuole. Anche quest’anno il Concorso Artistico Mon frere de la lune, arrivato alla sua terza edizione, ha dato la possibilità agli studenti coinvolti di immedesimarsi nei panni di chi vive la disabilità e immaginare come percepisce il mondo. Molte scuole del territorio hanno partecipato dando a diversi ragazzi l’occasione di avvicinarsi alla disabilità e potersi sentire più vicini ai compagni speciali.

Quali sono le attività e i progetti che siete riusciti a realizzare in questo periodo di grande difficoltà dovuto all’emergenza legata al Covid-19?
Purtroppo la pandemia ha reso più difficile il normale svolgimento delle attività, ma grazie all’impegno di diverse realtà locali e al bando finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, DiDi Ad Astra ha potuto realizzare nel periodo estivo il progetto “Tutti assieme 2021!”.
Sono state sei settimane molto variegate e benefiche per i ragazzi che hanno potuto svolgere diverse attività particolarmente significative per la socialità. Ad esempio: alcuni studenti delle scuole superiori hanno partecipato come tutor amicali condividendo insieme piccoli e grandi traguardi di crescita. Insieme hanno preso parte all’impresa di Omar Bortolacelli Ironwalk- La sfida di un uomo, la forza di tanti facendo insieme la salita che porta alla Basilica della Madonna di San Luca.
Un’altra attività è nata in collaborazione con il centro di riuso creativo Re Mida Bologna di Calderara, dove i ragazzi hanno avuto a disposizione dei materiali con cui hanno potuto realizzare nuovi oggetti stimolando la loro fantasia e creatività.
Grazie all’Associazione G.A.S.A. di Persiceto è stato inoltre possibile avvicinare i ragazzi all’archeologia grazie ad attività di scavo e di pittura preistorica.
Ed ancora, insieme ai volontari della Protezione Civile di San Giovanni in Persiceto, hanno svolto attività di preparazione alle emergenze con simulazioni in piscina.
Molte altre attività sono state proposte ai ragazzi dal team di operatori DiDi Ad Astra lavorando sulla desensibilizzazione alle situazioni stressanti per i ragazzi con autismo, come possono essere il taglio dei capelli, o il prelievo ematico.

E per il futuro quali progetti avete in mente?
Ci piacerebbe continuare ad avere collaborazioni di questo tipo, che danno occasioni di crescita ai ragazzi e a tutti coloro che ne sono coinvolti. Vogliamo sostenere una cultura capace di accogliere, integrare e valorizzare ogni tipo di disabilità o di diversità in più ambiti possibili. Le attività che abbiamo svolto dimostrano che tutti insieme si può! Vogliamo restare aperti a proposte e opportunità. Vogliamo diffondere a gran voce che tutti assieme si può fare e noi continueremo a farlo!

Laura Palopoli


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