Europa Verde sullo sviluppo dei poli logistici: serve la regìa della Regione
Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde in Assemblea legislativa Emilia-Romagna, sollecita un intervento complessivo della Regione Emilia-Romagna sui progetti annunciati di sviluppo dei poli logistici in tutto il territorio regionale, ad iniziare da quello di Altedo che prevede la cementificazione di 73 ettari di suolo agricolo dove sorgono le ultime risaie della provincia bolognese, un terreno situato accanto al tracciato della Ciclovia turistica del Sole e a pochi metri da un’area tutelata. La consigliera di Europa Verde esprime la propria preoccupazione relativamente al fatto che il maxi polo logistico sorgerebbe al di fuori dell’Interporto e lontano da ogni collegamento ferroviario, andando così ad alimentare il traffico merci su gomma nel nodo bolognese.
“Quello di Altedo è solo uno dei tanti nuovi poli logistici che si stanno progettando in Emilia-Romagna (da Fiorenzuola a Spilamberto, a Parma, Sassuolo, Caorso, Monticelli, Castel San Pietro Terme, Calderara di Reno, Pontenure), interventi destinati ad incrementare il consumo di suolo e il traffico pesante. Come Verdi proponiamo che la logistica sia sottoposta ad una rigorosa valutazione degli impatti sul traffico, sulla qualità dell’aria e della vita dei cittadini tenendo conto del quadro d’insieme, e non solo di ogni singolo polo – dichiara Silvia Zamboni, Capogruppo di Europa Verde e Vice Presidente dell’Assemblea legislativa– Le istituzioni locali devono assicurare ai cittadini che lo sviluppo della logistica sia compatibile con le politiche ambientali e con gli obiettivi di contrasto al consumo di suolo e di tutela della qualità dell’aria che la Regione si è data. Il cruciale e sacrosanto tema dei posti di lavoro va affrontato con politiche per l’occupazione e interventi che siano coerenti con tutti gli obiettivi, quindi anche quelli ambientali, del nuovo Patto per il Lavoro e il Clima”.
“Europa Verde – conclude Zamboni – chiede che in sede di valutazione dei progetti di nuova logistica siano considerati come fondamentali gli obiettivi di risanamento della qualità dell’aria, la riduzione del traffico su gomma, il collegamento alle linee ferroviarie e il recupero di aree già urbanizzate per ridurre al minimo il consumo di suolo. Così come chiediamo alla Città Metropolitana di Bologna e a tutti coloro che si candidano a guidarla di prendere una posizione chiara: siete favorevoli a realizzare il Polo di Altedo, progetto a cui noi Verdi siamo contrari? Davvero all’interno dell’Interporto non ci sono più spazi liberi? Davvero non è possibile localizzare il polo logistico su terreni da rigenerare anziché suolo agricolo?”.
Silvestro Ramunno