FdI: Verifiche sulla demolizione del polo logistico al Sant’Orsola
La decisione della Direzione del Sant’Orsola di procedere alla realizzazione di una nuova struttura con la contestuale demolizione del padiglione 12 costruito una decina di anni fa e costato milioni di euro appare l’ennesimo sperpero di soldi pubblici.
Il polo logistico fu presentato circa 10 anni fa come un successo capace di rispondere strutturalmente e in maniera avveniristica alle esigenze del Sant’Orsola. Oggi con un’evidente contraddizione, la Direzione decide di demolire questa struttura per realizzare il Polo delle Medicine il cui costo si potrà immaginare ammonterà a diverse decine di milioni di euro.
Continua la politica del mattone, in cui si impegnano soldi destinati alla sanità regionale per costruire nuovi fabbricati demolendone altri da pochi costruiti.
Sebbene venga compreso come un complesso ospedaliero così vasto come il Sant’Orsola sia soggetto a continui cambiamenti al fine di ottimizzare le risorse e garantire una sanità di eccellenza, riteniamo che la situazione di emergenza sanitaria che stiamo attraversando imporrebbe delle priorità e delle scelte d’intervento strategiche, prima fra tutte il potenziamento delle terapie intensive e semi intensive.
Alla luce della situazione creatasi e dei dubbi avanzati, chiediamo quindi di acquisire gli atti della Regione anche per verificare se questo intendimento sia conseguente a un’intesa quadro tra l’Ausl di Bologna e l’AOSP.
Ma è necessario anche fare chiarezza sulle spese correlate alla demolizione del padiglione 12 e la costruzione del nuovo edificio, ma soprattutto è necessario comprendere per quali ragioni il padiglione 12, di recente costruzione e ad avanzata tecnologia, non venga più ritenuto idoneo allo scopo e come verranno impiegate le attrezzature, gli strumenti e i macchinari ora in uso.
Per questo diventa necessario sospendere il progetto in attesa di maggiori verifiche per evitare un inutile spreco di risorse pubbliche con ingenti costi a carico dei cittadini.
In caso di mancato riscontro e di una verifica non soddisfacente non potremmo che rivolgerci alla Corte dei Conti per i profili di sua competenza.
Lo dichiarano
Galeazzo Bignami, deputato di FdI e
Marco Lisei, capogruppo in Regione di FdI