“E se riaprissimo le colonie della riviera?” Bologna chiama, Rimini risponde, Calderara replica
L’Associazione Palloncino Rosso di Rimini, che si occupa di rigenerazione urbana partecipata – tra cui il recupero degli edifici dismessi delle ex colonie – ha deciso di rispondere alla proposta arrivata nei giorni scorsi dal Sindaco di Bologna, Virginio Merola.
Ricordate la lettera aperta che abbiamo scritto qualche giorno fa al Sindaco di Bologna, Virginio Merola che aveva proposto di riaprire le colonie della riviera romagnola per ospitare i bambini bolognesi?
E ricordate la nostra provocazione?
“A Rimini c’è una Colonia dismessa ma meravigliosa, c’è una Curatela fallimentare che sta collocandola sul mercato, ci sono Enti territoriali che affermano (e noi gli crediamo) di volersi occupare dei diritti dei più deboli e ci sono organizzazioni collettive dedite a prassi di rigenerazione urbana partecipata. Perché non uniamo le forze?”.
Ecco, abbiamo girato la nostra “provocazione” e due domande ad artisti, architetti, giornalisti e amministratori bolognesi per aprire una riflessione sul lascito dopo la crisi Covid 19, ossia l’esigenza di preservare i diritti il cui esercizio impatta sulle relazioni, sulla socialità, sul benessere sociale.
Riportiamo di seguito la prima risposta arrivata. È quella del Sindaco di Calderara di Reno, Giampiero Falzone.
Sindaco, cosa ne pensa di questa idea?
“È una idea che ritengo lungimirante e che ho personalmente condiviso fin da subito. Questa emergenza sanitaria ci restituirà una vita diversa da quella alla quale eravamo abituati. Gli enti locali hanno già riprogettato i servizi e continueranno a rimodularne degli altri…la proposta del sindaco Merola di riutilizzare la progettualità delle colonie va in questa direzione.
Il vostro invito accoglie tale proposta arricchendola con il concetto della rigenerazione urbana da una parte e della “ri-coltivazione” delle vecchie tradizioni …come la Colonia, non a caso denominata Bolognese di Rimini, rievoca per quello che è stata in passato. La rigenerazione deve essere sicuramente il metodo di lavoro attraverso cui, anche per la pubblica amministrazione, raggiunge gli obiettivi che possano dare risposte anche alle trasformazioni economiche sociali, territoriali…. inserendolo all’interno di strategia integrata. La vostra proposta va anche in questa direzione e merita tutti gli approfondimenti del caso”.
Cosa pensa della sussidiarietà “circolare” ossia la possibilità di dar corso a una inedita collaborazione per realizzare quanto né lo Stato da solo, né i cittadini da soli possono fare?
“La sussidiarietà circolare, con alla base una sana e innovativa democrazia partecipata, può essere solo una ottima pratica di governo per il raggiungimento degli obiettivi condivisi. La collaborazione stretta, ognuno per le proprie competenze: pubblico, privato, terzo settore è senz’altro un valore aggiunto per la cooperazione e collaborazione al fine di raggiungere gli obiettivi strategici e ricchi di valore come quelli che proponete voi”.
dalla pagina Fb Il Palloncino Rosso