Europei di Baku, oro di Jessica Rossi e Giovanni Pellielo nel Trap a squadre
Agli Europei di Baku è riscatto della Fossa Olimpica Italiana. Oro nella “Fossa Mista a Squadre”, la disciplina che sostituirà il double Trap da Tokyo 2020. La coppia Jessica Rossi e Giovanni Pellielo, i due big che avevano deluso nei giorni scorsi, oggi hanno tirato fuori la classe e lo smalto dei tempi migliori. Soprattutto hanno messo in pedana tanto mestiere perché la gara era complicatissima: la prima grande uscita della specialità e 25 coppie agguerritissime erano ostacoli ad alto rischio.
Jessica (22; 23) e Giovanni (24; 24), hanno stentato in qualificazione e con un 93 complessivo hanno acciuffato il sesto posto dopo uno spareggio con la Slovacchia, 2-1, e sono entrati in una delle due semifinali. Poi la coppia ha trovato fiducia e affiatamento, ha fatto fuori con 43/50 la Russia e San Marino di Arianna Perilli e Francesco Amici (24/30), guadagnandosi il match per il primo e secondo posto contro la Slovenia di Jasmina Macek e Maksim Blazinsek battuta a singolar tenzone per due piattelli, 39-41. Bronzo alla Russia che sul 37 pari allo spareggio ha avuto la meglio sulla Slovacchia per 3 a 2.
Alessia Iezzi e Daniele Resca, Italia 2, sono usciti fuori subito in qualificazione, alla fine si sono classificati al 19° posto con 89/100.
“Abbiamo dato un senso a questa trasferta. – il commento a caldo di Albano Pera, il Dt azzurro che era giù di tono e deluso nei giorni scorsi – Abbiamo conquistato un oro sofferto e di grande valore perché è il primo ufficiale di una disciplina che sarà nel programma dei prossimi Giochi. Sarò banale ma tiro fuori il detto popolare “chi ben comincia è a metà dell’opera”. Abbiamo sofferto molto in questi giorni per il vento, per alcuni disservizi dell’organizzazione e per le nostre prestazioni non all’altezza della tradizione. Questa mattina all’alba ci siamo guardati negli occhi e ci siamo bisbigliati che non potevamo fallire oggi. Ce l’abbiamo fatta”.
Gli fa eco Pellielo: “E’ stata dura, ma non potevamo perdere l’ultimo treno. Dovremo migliorare molto, dovremo entrare nel meccanismo e nella mentalità di questa disciplina che non è solo la somma algebrica di due prestazioni singole. Fare la qualificazione a due colpi, la semifinale ad un colpo e con una formula di gara e poi le semifinali e i duelli diretti con altri parametri, un bel rompicapo, ve lo assicuro. Jessica è stata splendida, dicevano che era in crisi, che resti sempre con questa crisi, ha sparato alla grande e io, se sarò scelto per Tokyo, prometto che eviterò qualche zero”. La Rossi, che nel duello finale ha centrato un piattello in più di Johnny (21/25 contro 20/25), è contentissima: “Pellielo mi ha aiutato molto, mi ha dato tranquillità e soprattutto all’inizio mi ha incoraggiato. Poi tutto è stato più facile. Un piattello più di lui all’ultimo round? Davvero? Posso dire che ho battuto Johnny, dai non ci scherziamo più di tanto. Riassaporo una vittoria internazionale dopo molto, troppo tempo. Spero sia un nuovo inizio”.
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