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Manovra 2025, i cambiamenti previsti per i fringe benefit

Il Governo sta lavorando alla Manovra 2025, che prevede interessanti cambiamenti soprattutto per quanto riguarda i fringe benefit. Prima di addentrarci nella nuova Manovra e conoscere quali sono i possibili cambiamenti, è opportuno capire cosa si intende per fringe benefit e perché sono così importanti per le aziende e per gli stessi dipendenti.

I fringe benefit rappresentano quei compensi non monetari che le aziende offrono ai loro dipendenti, in aggiunta al normale stipendio. È facile comprendere quanto questi benefit siano in grado di migliorare la qualità della vita dei collaboratori, la loro fidelizzazione verso l’azienda e di conseguenza anche la loro produttività.

Tra i fringe benefit 2024 maggiormente gettonati ci sono i buoni pasto, le auto aziendali, l’assicurazione sanitaria, la previdenza integrativa, i piani di welfare e le spese per i trasporti. Va sottolineato che, nella somma riconosciuta al dipendente, non vengono pagate tasse né da parte dell’azienda né del dipendente, ma è lo Stato a farsene carico. Spetta al datore di lavoro decidere se concedere o meno i fringe benefit, quindi il dipendente può limitarsi a segnalare il suo diritto a riceverlo.

Le aziende ricorrono a questi strumenti non solo per migliorare il benessere dei propri dipendenti, ma anche per alleggerire il carico contributivo e fiscale, rispetto a quello che si otterrebbe con i compensi monetari.

Una volta chiarito cosa sono i fringe benefit, analizziamo quali potrebbero essere le novità con la Manovra 2025. Il condizionale è d’obbligo, poiché la Manovra è ancora in fase di studio e di analisi. Maurizio Leo, viceministro dell’Economia, ha preannunciato la detassazione dei premi di risultato per il triennio, che scendono dal 10 al 5%. Inoltre è stato confermato l‘innalzamento del tetto per i fringe benefit per i dipendenti a 1.000 euro, cifra che sale fino a 2.000 euro per le famiglie che hanno dei figli.

In linea generale i fringe benefit sono stati confermati per tutte le persone che ne hanno diritto, inoltre gli importi dovrebbero essere maggiorati per i nuovi assunti che accettano di trasferirsi di oltre 100 km. Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha spiegato che con questa misura le imprese potranno dare maggiore supporto economico ai neoassunti che devono trasferire la loro residenza e prendere in affitto un alloggio.

Il ministro ha precisato che la Manovra attualmente è parcheggiata in Parlamento, ma potrebbe essere ulteriormente modificata e migliorata in base alle entrate fiscali. Ha poi aggiunto che potrebbero essere implementate ancora altre misure per ottimizzare ulteriormente il piano, a partire dal taglio del cuneo fiscale. Sono previsti benefici per chi ha un reddito compreso tra i 35.000 e i 40.000 euro, ma anche per altre classi di reddito. Giorgetti, Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha garantito che non ci saranno nuove tasse e che sarà riservata un’attenzione particolare ai redditi medio bassi, che dovrebbero avere una situazione migliore rispetto all’anno scorso.

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