Sanità, altri 1.500 nuovi defibrillatori automatici (DAE) in Emilia-Romagna

Possono bastare pochi minuti per salvare una vita: usare il defibrillatore entro i primi quattro minuti dall’esordio di un arresto cardiaco può garantire la sopravvivenza tra il 50 e il 70% dei casi, probabilità che cala del 10-12% per ogni minuto che passa.

Per questo la Regione ha finanziato con 1,5 milioni di euro l’acquisto da parte delle Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna di circa mille nuovi defibrillatori automatici esterni (DAE).

L’obiettivo è incentivare l’utilizzo dei DAE al di fuori dalle aree ospedaliere dove più frequentemente si verifica un arresto cardiaco. Grazie a questo investimento i dispositivi, completi di teca per il contenimento e spese di manutenzione, saranno poi dati in comodato gratuito o in altre forme di concessione ad enti, società o associazioni territoriali. Le stesse Aziende elaboreranno piani autonomi per la collocazione delle attrezzature sulla base delle necessità e caratteristiche dei territori.

Oggi in Emilia-Romagna sono già disponibili 8.385 defibrillatori automatici o semiautomatici esterni (di cui 393 su mezzi mobili) accessibili fuori dagli ospedali, con una crescita di oltre il 12% rispetto al 2023, quando erano 7.464. Sono installati principalmente presso imprese private (2.224), impianti sportivi (1.742), luoghi pubblici (1.418) e scuole (936).

L’Emilia-Romagna è già tra le regioni che ne contano di più in rapporto alla popolazione, ora con questo nuovo investimento si estende ulteriormente la copertura. Analizzando da un lato i dati sulla distribuzione degli arresti cardiaci, che ovviamente sono più frequenti dove è più concentrata la popolazione, dall’altro i tempi necessari per l’arrivo dei mezzi di soccorso, è stato chiesto alle Aziende sanitarie di individuare le aree dove introdurre un migliaio di nuovi defibrillatori. Oltre ai defibrillatori, in Emilia-Romagna ci sono già mezzo milione di persone formate all’utilizzo dei DAE e oltre 23mila cittadini che hanno scaricato la app e vengono allertati in caso di emergenza nelle vicinanze. Secondo la legge 116/2021, infatti, ogni cittadino, grazie alla semplicità e sicurezza dei DAE, in caso di bisogno può utilizzarli per soccorrere la persona in arresto cardiaco.

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