Anzola dell’Emilia, il Sindaco uscente Veronesi saluta la cittadinanza
32 ANNI INSIEME: GRAZIE!
In comune sono entrato la prima volta da consigliere, 32 anni fa.
Sullo studio della pubblica amministrazione ho passato una buona parte della mia vita, partendo dalla tesi di laurea e dal dottorato di ricerca, passando per la professione forense e l’insegnamento all’Università.
Eppure, ieri, quando ho salutato i dipendenti e le associazioni, tutti quegli anni faticavo a ricordarli e a tenerli insieme.
Io credo che non servano discorsi lunghi e complicati per esprimere un concetto molto semplice: grazie, GRAZIE per avermi dato la possibilità di essere il vostro sindaco tanto con le elezioni del 2014 quanto con quelle del 2019, vinte con percentuali che mi porterò sempre nel cuore, con orgoglio.
In questi 10 anni, abbiamo lavorato al meglio delle nostre possibilità per raggiungere gli obiettivi di mandato, riuscendoci in buona parte.
Se abbiamo commesso errori sono io a scusarmi a nome di tutti: per certo, però, ho sempre pensato che non sbaglia solo chi non fa niente.
Insieme abbiamo superato la pandemia, le guerre planetarie (quelle, purtroppo, ancora in essere) e l’alluvione: poteva bastare? No, perché purtroppo abbiamo anche dovuto affrontare insieme, nell’ultimo mese, un evento che ha letteralmente sconvolto la nostra comunità, portandoci via una ragazza di soli 33 anni in un modo spaventoso.
Alcuni ringraziamenti.
A tutti i cittadini, non solo a quelli che mi hanno votato: a chi mi ha amato, perché mi ha sostenuto, a chi non mi ha apprezzato, perché mi ha fatto crescere, e a chi mi ha odiato, perché mi ha dato modo di comprendere meglio la natura umana e rafforzarmi.
Ai dipendenti comunali, tutti, che mi hanno sempre supportato e seguito con lealtà e correttezza: la pubblica amministrazione la si capisce e la si giudica standoci dentro, a contatto diretto, e non solo guardandola dall’esterno (ed io posso certamente dirlo senza tema di smentita). Una fotografia può dire più di tante parole.
Alle associazioni del nostro territorio, tutte: l’idea di dedicare tempo gratuitamente alla comunità e al prossimo, è un concetto che via via andrà scemando, e fatichiamo a comprenderne la gravità.
Alla squadra, assessori e consiglieri, con la quale siamo arrivati alla fine del mandato: grazie per avere creduto in me ed avere resistito (letteralmente “resistenza”) fino al termine del mandato, a testa alta e con orgoglio.
Alla mia famiglia, tutta: non potete immaginare cosa significhi, in termini di rinunce, avere un familiare che fa il sindaco. Nel 2014 io e Marta eravamo già una famiglia, ma nel 2015 si è aggiunto Luigi, che per me è diventato letteralmente ragione di vita. E anche in questo caso, un disegno può dire più di tante parole.
Infine, un doveroso augurio di buon lavoro al sindaco che verrà dopo di me, con un unico ma importante auspicio: che venga messo nelle condizioni di poter svolgere serenamente un incarico così delicato.
Grazie per tutti questi anni insieme: ci si vede in giro…
dal profilo Fb di Giampiero Veronesi