Nubifragio su Crevalcore, le parole del Sindaco Martelli
A volte mi viene anche il dubbio di soffrire di masochismo sfrenato, ma ci voglio provare.
Sono appena rientrato, ormai l’acqua se ne è andata, ma poche ore fa la situazione era ben diversa. Allagamenti un po’ ovunque, scantinati pieni d’acqua, appartamenti a pian terreno con alcuni cm d’acqua sul pavimento, strade allagate, il sottopasso di via di mezzo con 30 cm d’acqua.
Partiamo dal sottopasso, le pompe funzionavano benissimo, ma non riuscivano a tenerlo all’asciutto. Il problema era più a valle mi ci è voluto poco a capirlo, bastava andare nella zona del depuratore dove scorre il fosso di Ga’, completamente pieno fino al bordo superiore, compresa la vasca di laminazione anche lei ormai piena. Quello è il punto nodale, dove defluisce la quasi totalità dell’acqua del centro storico. Questo significava che fino a quando il canale non avesse cominciato a calare, il centro storico sarebbe rimasto allagato. E così è stato, appena il canale è riuscito a vincere il colmo di piena l’acqua ha cominciato a defluire. Da prima ha cominciato a svuotarsi la zona del centro sportivo, nel frattempo le pompe sono riuscite a svuotare il sottopasso. Poi è stata la volta della zona ovest del paese, panerazzi, Gramsci, infine la zona più bassa via del papa. I tombini hanno fatto il loro dovere altrimenti l’acqua non sarebbe defluita da sola in un paio d’ore.
Il problema è ben più complesso. Tutto il nostro sistema fognario non ha più la portata sufficiente per reggere a eventi di questa portata. Canali realizzati il secolo scorso con portate allora sufficienti, non reggono più. Neanche le pompe elettriche progettate per tenere vuoto un sottopasso non hanno più la portata sufficiente. Da tempo tutti i nuovi insediamenti vengono dotati di vasche di laminazione, ma la parte vecchia del paese, il centro storico, non ha questo tipo di manufatti. Dovremo trovare il modo di dare sfogo ad ondate di acqua così copiose, trovando spazi per realizzare casse d’espansione, è la soluzione più immediata, la più veloce.
Ormai non credo ci siano più dubbi, proprio un anno fa a quest’ ora ascoltavo in diretta la disperazione dei miei colleghi che vedevano allargarsi i loro paesi. Sta succedendo troppo spesso, affrontiamo seriamente la questione tutti assieme, perché continuare a polemizzare, prima uno poi l’altro non ci aiuta di certo a porte rimedio a un dato di fatto, qualcosa è cambiato.
dal profilo Fb di Marco Martelli