Segnalazione presenza lupi sul territorio: parla il Sindaco di Anzola Veronesi
Cari concittadini,
in questi giorni si sono fatte sempre più insistenti le segnalazioni circa la presenza di lupi nelle campagne tra Anzola dell’Emilia e Zola Predosa (invero risultano segnalazioni anche in zona Casetti e Paltrone, pervenutemi direttamente da un amico e concittadino, Lorenzo Sovrini, che ringrazio, e che ha posizionato apposite fototrappole per documentare il passaggio dei lupi nella sua proprietà).
La situazione, inizialmente creatasi sulla base di un fatto vero, è poi degenerata fino a diventare quasi una “favola”.
Il fatto vero è che all’interno della proprietà Orsi Mangelli alcuni lupi hanno effettivamente aggredito ed ucciso alcuni puledri: questo fatto non va sottovalutato perché, soprattutto per gli allevatori, si tratta di un danno, economico e non, molto importante, ed allora occorre esprimere loro tutta la nostra solidarietà, essendo però nel contempo corretti e sinceri nel dire che, per i motivi che spiegherò, l’amministrazione comunale, anche volendo, non può intervenire in alcun modo, non avendone la competenza né territoriale né normativa.
Può solo, quindi, segnalare l’accaduto agli Enti competenti.
A seguito di questa aggressione è stata fatta una segnalazione su Facebook, da parte di una persona che, pur se ritengo fosse assolutamente in buona fede, poteva forse esprimersi in modo migliore, e si è purtroppo scatenato il panico generale. Dapprima, infatti, è stata segnalata la presenza di un lupo, con tanto di fotografia, nell’alveo del torrente di via Baiesi e in seguito, addirittura, a ridosso del nido Rodari.
In realtà, però, quei lupi, in ambedue le occasioni, si sono rivelati essere il medesimo cane lupo sfuggito al proprietario (peraltro lo si intuisce abbastanza bene anche visionando le fotografie che sono state postate con riferimento all’avvistamento avvenuto nell’alveo del torrente di via Baiesi).
Archiviate quindi queste due ultime “bufale involontarie”, passiamo invece al grave evento reale, quello cioè relativo all’uccisione di alcuni puledri, cercando di dare la giusta dimensione al problema, pur senza sottovalutarlo in alcun modo.
Il fatto, come già ho scritto, è realmente accaduto all’interno di una proprietà PRIVATA (Orsi-Mangelli) dove quindi, l’amministrazione comunale, anche volendo, non può certamente intervenire.
Questo è un fatto dirimente. Dovranno infatti essere innanzitutto i proprietari privati ad assumere, nei limiti della legalità, iniziative di “difesa” degli animali che, a quanto mi consta, sono già state in parte intraprese.
Si è peró giustamente segnalato – cosa sulla quale occorrono nondimeno precisi riscontri – che questi lupi avrebbero la loro base stabile nel boschetto della ex polveriera posizionata tra Anzola dell’Emilia e Zola Predosa. Se il fatto, da un lato, sarebbe di una certa singolarità – posto che i lupi, in via del tutto eccezionale, si spingono a valle per cercare cibo (soprattutto quando a monte nevica), ma non vi si posizionano stabilmente – va però in effetti testimoniato che da alcuni anni a questa parte la presenza del lupo, anche in pianura, si è fatta considerevolmente più frequente. Ad ogni buon conto, va ricordato, anche in questo caso, che l’area dell’ex polveriera, è passata dal demanio militare al demanio civile ma, ad oggi, purtroppo, benché ci sia un progetto in questa direzione, NON è ancora stata ceduta alle rispettive amministrazioni comunali di Anzola dell’Emilia, Zola Predosa e Valsamoggia. Questo significa che l’amministrazione comunale di Anzola, anche volendo, NON PUÓ intervenire in un’area di cui non è proprietaria.
Come se non bastasse, ricordo a tutti che l’amministrazione comunale NON HA alcuna competenza venatoria e quindi l’unica cosa che possiamo fare è una segnalazione alla Citta Metropolitana ed agli altri Enti preposti che menzionerò in seguito.
Per questi motivi, lo ripeto, l’amministrazione comunale NON HA, PURTROPPO, né competenza normativa né competenza territoriale, rispetto a questo doloroso evento.
Ed anche su questo versante è bene sapere che il lupo è una specie assolutamente protetta, addirittura a livello europeo, che quindi non può essere abbattuto se non al sussistere di precise e rigorose condizioni, ed unicamente dalle autorità preposte su esemplari considerati “problematici” (e basti qui ricordare che in Italia non risultano rilasciati, ad oggi, provvedimenti di deroga).
Ci potrebbero essere alcuni “deterrenti”, che hanno dimostrato una discreta efficacia, sui quali però non mi dilungo assolutamente, posto che, lo RIBADISCO, l’amministrazione comunale non ha alcuna competenza territoriale e/o normativa in tal senso e non può autonomamente assumere iniziative di questo genere.
Chiarito il tema amministrativo voglio tranquillizzare tutti i miei concittadini, IN CONCRETO, chiarendo due cose elementari quanto basilari. La prima. Detto che i lupi sono animali predatori, la loro caccia è però prevalentemente notturna quindi, di giorno, soprattutto nelle zone urbanizzate, è grandemente improbabile incontrarli.
La seconda. Così come noi preferiamo evitare i lupi, a loro volta, gli stessi lupi, ci tengono molto ad evitarci accuratamente, quindi è più che mai improbabile l’incontro diurno e diretto con un lupo.
Ció detto, utilizzando unicamente il buon senso, consiglio a tutti di evitare passeggiate notturne nelle campagne tra Anzola dell’Emilia e Zola Predosa (a ben vedere, comunque, questo concetto vale a prescindere dalla presenza o meno di lupi).
Per chi invece possiede animali e si trova nelle campagne tra Anzola e Zola Predosa, il consiglio è di non farli uscire la notte (o almeno utilizzare il collare) oppure, nel caso di bestiame, ricoverarlo in sicurezza (ed a ben vedere, anche questo secondo concetto, è valido a prescindere dalla presenza o meno di lupi).
Evitate, infine, di lasciare in zone “aperte” e disponibili all’accesso, cibo di qualunque genere.
In caso di avvistamento di un lupo, effettuare prima possibile la segnalazione alle Guardie Zoofile (051727727), agli Enti di Gestione delle Aree naturali protette, alla Città Metropolitana o ai Carabinieri Forestali competenti per territorio.
Se posso, un ultimo consiglio collettivo: ci diamo tutti una grande calmata? I lupi, infatti, non mangiano i bambini ma i bambini (per fortuna non tutti) guardano Facebook o ascoltano attentamente (tutti) ciò che sentono in casa: continuare a dire e scrivere cose oggettivamente esagerate urlando metaforicamente “al lupo! al lupo!” non farà altro che terrorizzare i più piccoli e ingenerare paura nelle persone, pur adulte, ma maggiormente suggestionabili (anziani compresi).
Cerchiamo di dare una dimensione reale ed una portata oggettiva agli eventi occorsi, provando a viverli con maggiore consapevolezza: è ad esempio più probabile essere attaccati da uno squalo, andando in mare, che da un lupo nel proprio territorio di residenza.
Lo ribadisco: non sottovalutiamo la morte di alcuni puledri ed esprimiamo piena solidarietà a chi ha subito questo doloroso evento: detto ciò, però, cerchiamo nel contempo di non dipingere improbabili scenari di morte per le persone.
Spero di avere risposto compiutamente a tutto. Grazie.
dal profilo Fb di Giampiero Veronesi