Sono partiti dal 5 gennaio i saldi invernali in Emilia-Romagna. La durata massima degli sconti è di 60 giorni, con scadenza al 4 marzo 2024.
Lo stabilisce una delibera della Giunta regionale, che prevede anche che lo sconto o il ribasso effettuato debba essere espresso in percentuale sul prezzo normale di vendita, che comunque va esposto.
Secondo le stime dell’ufficio studi Confcommercio regionale, lo shopping interesserà oltre 1,5 milioni di famiglie e ogni persona spenderà circa 137 euro, per un giro d’affari di 450 milioni.
“E’ una buona occasione per sostenere i nostri negozi- afferma l’assessore regionale al Commercio, Andrea Corsini– che rendono vitali le nostre città, soprattutto nei centri storici dei piccoli paesi”.
“Nel Piano 2023 per il commercio- aggiunge- abbiamo investito 4 milioni di euro per rendere i centri commerciali naturali più belli e funzionali, riqualificare in generale la rete e promuovere l’attrattività dei territori, in particolare sostenendo i progetti riguardanti iniziative di promozione e marketing o di valorizzazione e riqualificazione”.
“Il commercio – conclude Corsini – è un motore straordinario per valorizzare l’identità dei territori, per favorirne la socialità, oltre ad essere un fattore attrattivo per il turismo delle nostre città d’arte”.
Secondo la delibera, resta il divieto (comma 2, art. 22, della legge regionale n. 25 del 2017) di effettuare vendite promozionali nei 30 giorni antecedenti l’avvio delle vendite di fine stagione di capi di abbigliamento, accessori, calzature, biancheria intima, pelletteria, tessuti per abbigliamento e arredamento.
La merce oggetto di vendita di fine stagione dovrà essere disposta in maniera inequivocabilmente distinta e separata da quella eventualmente in vendita nelle condizioni ordinarie. Per i saldi di fine stagione non è previsto l’obbligo di comunicazione in Comune.
Cinzia Leoni