Educazione alla sostenibilità ambientale, uscite organizzate con le biciclette della scuola, allestimento di spazi per il gioco libero all’aperto. E poi progetti per favorire il benessere fisico e psicologico degli studenti, per agevolare convivenza e inclusione, per contrastare disagio e abbandono scolastico.
Sono alcune delle attività e delle esperienze messe in campo dalle “Scuole che promuovono salute”, una rete di istituti di ogni ordine e grado nata su iniziativa della Regione Emilia-Romagna per favorire, in collaborazione con le Aziende sanitarie territoriali e l’Ufficio scolastico regionale, percorsi e progetti di promozione della salute in ambito scolastico.
Una sperimentazione che, a distanza di un anno dal suo avvio, in questo primo anno scolastico ha coinvolto 119 istituti e plessi su tutto il territorio regionale, portando alla realizzazione di numerosi progetti orientati alla promozione di sani e corretti stili di vita, che hanno visto la partecipazione di studenti, docenti, personale della scuola e famiglie. In un contesto che vede peraltro l’Emilia-Romagna prima Regione ad essersi dotata di una legge dedicata alla promozione della salute e del benessere delle studentesse e degli studenti.
A fare il punto sulle esperienze e le iniziative realizzate, nell’ambito del convegno “Rete delle scuole che promuovono salute”, oggi pomeriggio a Bologna nella sede della Regione, è stata l’assessora alla Scuola, Paola Salomoni. All’incontro sono intervenuti anche il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, Stefano Versari, e quattro istituti che hanno aderito alla Rete: l’Istituto professionale Filippo Re di Reggio Emilia, il Polo liceale di Imola, Futura ente di formazione del sistema IeFP di San Giovanni in Persiceto, in provincia di Bologna, e l’Istituto comprensivo Casadio di Cotignola (Ravenna).
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