C’è chi ha scritto che la sapiente mano dell’a.d. del Bologna Claudio Fenucci – manager navigato di impronta “anieniana”, buon amico del Ministro dello Sport Abodi e soprattutto di Giovanni Malagò – ha smussato gli angoli emersi evidenti tra proprietà e dirigenza del Bologna e Thiago Motta, rampante ed efficace coach che ha preso la squadra da uno stato comatoso a inizio campionato fino a portarla a sfiorare l’Europa. Di fronte a un’imprevista intemerata del tecnico in sala stampa a Lecce, nella quale, anziché festeggiare la vittoria contro i salentini e il nono posto in classifica (record di punti della squadra rossoblù nei campionati a 20 squadre, bel calcio spesso mostrato), ha risposto prima poco educatamente a una collega e poi puntato il dito contro un veterano della categoria, Claudio Beneforti, firma di Stadio, accusato di scrivere imbeccato dal club “e io so anche chi è che ti dice cosa scrivere”, la società ha fatto passare notte e mattina poi convocato – o confermato, dicono le fonte ufficiali – un incontro corale. L’escalation verbale di Thiago Motta pare essersi stoppata, il club proverà a rientrare di spese giudicate eccessive ma l’armistizio firmato non priverà i giocatori di una guida tecnica dimostratasi all’altezza. Così, almeno, recitano fonti autorizzate al termine di una due giorni impegnativa.
A USSI preme esporre per l’ennesima volta un concetto, e cioè che nessuno può lanciarsi in accuse di simile portata senza uno straccio di supporto rispetto a quello che si dice. La cosa singolare, stavolta, è che l’allenatore non solo offende il giornalista gratuitamente, ma se ne serve per attaccare il club, incolpato, sostanzialmente, di delegittimare lui stesso. La carriera di Claudio Beneforti lo rende fortunatamente immune da un simile sospetto. Spesso critico con il Bologna saputiano, ha difeso Arnautovic e “sgridato” il tecnico che non lo schierava – forse con ragione, ma queste sono dinamiche normali – senza bisogno di ricevere imbeccate. USSI esprime una convinta solidarietà, non di maniera, al collega sperando che, in privato, parole rassicuranti gli siano arrivate anche da Fenucci o da altre figure apicali.
Thiago Motta farà certamente, nel calcio, un percorso importante: lo ha già dimostrato da calciatore. Ci permettiamo solo di consigliargli di documentarsi un po’ meglio sul profilo dei giornalisti e di pesare le parole. Se le avesse espresse da capo allenatore di un club da Champions – alla cui guida è già stato, potenzialmente, accostato – la eco negativa sarebbe stata ancora maggiore.
Alberto Bortolotti dal sito odg.bo.it