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Giornata Mondiale della Terra. L’impegno della Regione per la riforestazione

Nella Giornata Mondiale della Terra – celebrata ogni anno dal 1970 dalle Nazioni Unite per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali del Pianeta – la Regione Emilia-Romagna ribadisce l’impegno per la tutela dell’ambiente e la lotta al cambiamento climatico e fa il bilancio del grande piano green “Mettiamo radici per il futuro”, con l’Emilia-Romagna che punta a diventare il ‘corridoio verde’ d’Italia.

Le piante distribuite dall’inizio del progetto, nell’autunno del 2020, a fine febbraio 2023 tramite i vivai privati accreditati sono oltre 1,5 milioni, 574 mila solo nel 2022. Di queste, 281.182 sono andate in provincia di Bologna, 279.929 nel reggiano, 273.831 nel modenese, 220.061 in provincia di Parma, 170.911 in provincia di Forlì-Cesena, 102.413 nel ravennate, 86.171 nel piacentino e 76.728 in provincia di Rimini.

Nello stesso periodo i vivai forestali regionali pubblici hanno distribuito gratuitamente agli enti pubblici richiedenti oltre 103mila.

A questo si aggiungono i 17 nuovi boschi urbani realizzati dai Comuni con la piantumazione di quasi 23mila piante su una superficie di circa 21 ettari e gli interventi in corso di realizzazione di 8 imprese – che hanno ottenuto un contributi per quasi 138mila euro – per la messa a dimora di oltre 7mila piante su una superficie di circa 7 ettari.

“La ricorrenza della Giornata Mondiale della Terra vuole ricordare che questo è l’unico pianeta che abbiamo e che dobbiamo difenderlo, nella consapevolezza che tutte le nostre azioni hanno un impatto sull’ambiente- sottolinea l’assessore regionale alla Programmazione territoriale, Parchi e forestazione, Barbara Lori-. Vogliamo ribadire il nostro impegno attraverso misure che arricchiscono il patrimonio forestale regionale, che rendono belle e sostenibili le nostre città, custodi preziose di biodiversità’”.

La giornata mondiale della Terra
Le Nazioni Unite celebrano l’Earth Day ogni anno, un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera, il 22 aprile. Nata il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra come movimento universitario, nel tempo, la Giornata della Terra è divenuta un avvenimento educativo e informativo. I gruppi ecologisti lo utilizzano come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, l’esaurimento delle risorse non rinnovabili.

Barbara Musiani

Gianluca Stanzani:
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