Costituire un Tavolo metropolitano della legalità per prevenire le infiltrazioni mafiose, contrastare il lavoro irregolare e promuovere la cultura della legalità. Questo il cuore del Protocollo d’intesa sottoscritto da Città Metropolitana di Bologna e Comune di Bologna, insieme a Università di Bologna, Camera del Lavoro Metropolitana Cgil di Bologna, Camera del lavoro territoriale Cgil di Imola, Cisl Area metropolitana Bolognese, Uil Emilia Romagna, Associazione Libera Bologna e Associazione Avviso Pubblico Bologna, alla presenza del Prefetto di Bologna.
Il Protocollo dà seguito alle precedenti intese sottoscritte tra gli Enti locali in materia di legalità e in particolare nasce dal Protocollo d’intesa tra ANCI, UPI, CGIL-CISL-UIL Emilia-Romagna in materia di legalità, appalti e concessioni sottoscritto il 21 gennaio 2021.
I riferimenti normativi sono la legge regionale 18 del 2016 per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, il Protocollo di intesa in materia di appalti di forniture, lavori e servizi siglato nel 2019 fra Comune di Bologna, Città Metropolitana e Organizzazioni sindacali e datoriali, il Protocollo d’intesa tra Regione Emilia-Romagna e CGIL, CISL e UIL regionali in materia di legalità e appalti sottoscritto il 23 dicembre 2021, il Patto per il Lavoro e il Clima dell’Emilia Romagna del 14 dicembre 2020, e il Patto metropolitano per il lavoro e lo sviluppo sostenibile siglato nel gennaio 2021.
Attraverso il Tavolo i promotori dell’intesa si impegnano a:
- promuovere la cultura della legalità e della cittadinanza attiva e responsabile;
- agevolare il confronto fra le esperienze di promozione della legalità e contrasto alla criminalità organizzata e alla corruzione presenti sul territorio metropolitano di Bologna;
- favorire lo scambio di buone pratiche e lo sviluppo di progettualità comuni fra i Comuni dell’area metropolitana;
- condividere le informazioni relative alla formazione dei Piani Triennali per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza (PTPCT) da parte degli enti pubblici, anche attraverso la partecipazione alla Rete per l’integrità e la trasparenza e le altre azioni previste dall’art.15 della L.R.18/2016;
- promuovere e accelerare l’affidamento a fini sociali dei beni sequestrati/confiscati alla criminalità organizzata In linea con il “Protocollo d’intesa per la gestione dei beni sequestrati e confiscati” promosso dal Tribunale di Bologna e sottoscritto dalla Città metropolitana il 16 giugno 2021;
- rafforzare le attività di formazione per il personale delle Amministrazioni pubbliche sulle norme sulla prevenzione e alla trasparenza rispetto ai tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata e sulla salvaguardia della legalità e della regolarità del lavoro nel sistema degli appalti pubblici;
- monitorare le esigenze di rafforzamento dell’azione di contrasto ai tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nelle concessioni e negli appalti pubblici di forniture, lavori e servizi;
- promuovere l’attuazione di quanto definito nella Carta metropolitana per la Logistica Etica, con riferimento al ricorso ad appalti e nei cambi appalto tra privati, nei sub appalti e nelle rotazioni nelle titolarità;
- rafforzare gli strumenti di contrasto al caporalato e a ogni forma di grave sfruttamento lavorativo, nonché di assistenza delle vittime;
- promuovere la conoscenza dello sportello sovraindebitamento attivo in Città metropolitana e l’esperienza degli sportelli anti usura;
- operare in coordinamento con la Consulta regionale per la legalità;
- svolgere le funzioni di Osservatorio locale sulla legalità come previsto dall’art.5 della legge regionale 18 del 2016.
- contribuire a definire efficaci forme di prevenzione e sistemi di controllo per contrastare tentativi della criminalità organizzata di infiltrarsi nella gestione degli investimenti del PNRR e del Fondo Complementare, con la nuova programmazione dei Fondi Strutturali Europei, oltre alle altre risorse pubbliche.
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