“Chi ricorda non dimentica. E noi abbiamo il privilegio di poter ascoltare ancora le testimonianze dolorose di donne e uomini sopravvissuti agli orrori della follia criminale nazista e delle leggi razziali volute dal regime fascista. Testimoni viventi che sono un patrimonio prezioso per tutti noi e per le generazioni future. Per continuare a fare memoria della dignità e del coraggio di un popolo che si è battuto strenuamente per la libertà e la giustizia, e di tutti i valori antifascisti che sono sanciti nella Costituzione repubblicana. Per continuare a dire no a qualsiasi forma o ritorno di antisemitismo”.
Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in apertura della settimana che porterà al 27 gennaio, Giorno della Memoria, la ricorrenza internazionale per ricordare lo sterminio della popolazione ebraica e di tutti i deportati perseguitati e uccisi durante l’Olocausto.
E proprio il 27 gennaio, nella Sala della Guardia della Prefettura di Bologna, la vicepresidente della Regione, Irene Priolo parteciperà alla consegna delle medaglie d’onore conferite dal Presidente della Repubblica ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti della provincia di Bologna. Alla cerimonia sarà presente il prefetto di Bologna, Attilio Visconti.
“Una commemorazione dal significato profondo, che attesta il valore di donne e uomini che hanno subito la deportazione nei campi nazisti, la prigionia, rischiato la propria vita, salvato altre vite e protetto perseguitati- commenta Priolo-. L’Emilia-Romagna è fiera di questi cittadini che sono stati capaci di opporsi all’orrore dell’Olocausto, e che sono un esempio di cosa significa schierarsi dalla parte giusta della storia e dell’umanità”.
L’assessora regionale Barbara Lori sarà presente, sempre il 27 gennaio, alla cerimonia organizzata dal Comune di Parma presso l’Auditorium del Carmine.
Museo Ebraico di Bologna
Nell’ambito degli eventi in calendario per il Giorno della Memoria, domenica 22 gennaio al Meb si inaugura la mostra ‘La Shoah a Bologna nelle carte dell’archivio Sinigaglia’, il racconto della famiglia ebraica tra il 1938 e il 1945 attraverso lettere, documenti, foto, diari e testimonianze orali. L’esposizione andrà avanti fino al 12 marzo.
A rappresentare la Regione alla cerimonia inaugurale sarà presente l’assessore alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori, con i presidenti della Fondazione Museo Ebraico di Bologna, Guido Ottolenghi, e della Comunità ebraica, Daniele De Paz, insieme alle curatrici della mostra e del volume “E’ presa la decisione di espatriare. ‘Storia di una famiglia ebraica tra persecuzione e dopoguerra’”.
“Leggere i diari, ascoltare le voci e guardare le fotografie di questa famiglia anno dopo anno soffocata sempre più dalle leggi razziali e perseguitata dalla follia antisemita non è fermarsi al caso singolo, ma significa vivere il dolore di un’intera comunità- sottolinea Felicori-. Ringrazio la Fondazione Museo Ebraico e tutti coloro che hanno collaborato per realizzare questa importante testimonianza storica che serve a tenere viva la memoria del passato”.
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