Piogge scarse e temperature elevate (con una media regionale che ha registrato il nuovo valore più alto dal 1961). Portate dei fiumi esigui, livelli acquiferi delle falde bassi, situazione non ottimale degli invasi.
L’anomalia climatica del 2022, appena concluso, continua a preoccupare: a causa della perdurante assenza di precipitazioni, la vicepresidente della Regione con delega all’Ambiente, Irene Priolo, ha convocato un incontro di aggiornamento della Cabina di regia sulla criticità idrica, attivata con la dichiarazione dello Stato di emergenza nazionale, lo scorso 4 luglio, e prorogata al 31 dicembre 2023.
All’incontro hanno partecipato rappresentanti dell’assessorato all’Ambiente, Autorità Distrettuale Fiume Po, Aipo, Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, Arpae, Atersir, Gestori Servizio Idrico integrato, Anbi (Unione regionale delle bonifiche) e Consorzi di bonifica dell’Emilia-Romagna.
È stato fatto il punto anche su quanto fatto (o in programma) con le risorse assegnate dal Governo per far fronte all’emergenza siccità 2022 in Emilia-Romagna (la regione che ha avuto più aiuti): 58 interventi (per 8,7 milioni), tra conclusi (13) o in corso, e altri 21 da avviare (per 1,8 milioni di euro).
A febbraio è già previsto un aggiornamento della Cabina di regia, con la partecipazione degli enti locali per eventuali provvedimenti di loro competenza.
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