Ci ha lasciato ieri l’artista Nicola Zamboni.
Vogliamo ricordarlo con affetto, nel suo cappotto che lo avvolgeva come un mantello, quasi come un personaggio delle installazioni, sculture in movimento a cui mancava solo l’alito di vita.
Intellettuale, scultore di fama internazionale, sul nostro territorio ha lasciato un segno tangibile della sua arte, alcune opere. Nel 2008 (assieme a Sara Bolzani) la scultura dedicata al “bersagliere” posta nella rotonda initolata ai Bersaglieri d’Italia. Nel 2018 (assieme a Sara Bolzani) la scultura dedicata ai Caduti di Nassirya e delle missioni internazionali di pace”. Ricordiamo anche la scultura posta alla Gd, dove il Sindaco Veronesi e Adelmo Franceschini commemorarono la Resistenza.
Nicola Zamboni e Sara Bolzani amici del Parroco Don Giulio Matteuzzi, esposero molte opere nella Abbazia di Santa Maria in Strada. La scultura raffigurante Don Giulio, come portatore di pace, a grandezza naturale è rimasta per molto tempo nella Chiesa e fa parte di un’opera grandiosa di Nicola e Sara: “l’Umanità”. L’episodio dell’Ispettore Coliandro girato alla Badia termina sull’immagine di questa bellissima scultura.
Nicola Zamboni nato a Bologna nel 1943 ha studiato all’Accademia delle Belle Arti di Bologna, nel 1968 è stato in Inghilterra come ospite, per un mese, dello scultore Henry Moore. All’inizio degli anni ottanta la sua figura di “artista del sociale” era già affermata e gran parte dei luoghi pubblici della cintura di Bologna e non solo diventarono sedi indiscusse delle sue opere.
Nel 1988 fu chiamato ad eseguire una scultura per la città di Mito in Giappone. In seguito a questa esperienza fu invitato in diversi paesi all’estero per eseguire alcune opere per le comunità italiane fra questi: Argentina, Brasile, Cile, Perù e Australia.
Tra i materiali che si contemplano nell’opera di Nicola Zamboni troviamo il cemento presente in gran parte delle opere giovanili, pietra e marmo, terracotta, legno e rame, quest’ultimo ampiamente utilizzato nelle opere pubbliche dal 1995 in poi.
Con l’utilizzo del rame cambia anche il linguaggio dell’artista.
Nicola Zamboni ha insegnato in Accademia a Bologna come assistente a fianco dello scultore Quinto Ghermandi fino a diventare egli stesso docente nel 1995.
Ha insegnato per sette anni all’Accademia di Belle Arti di Brera e lì ha incontrato Sara Bolzani nel 1997. Riscontrò in lei importanti doti artistiche ed iniziò una stretta collaborazione instaurando un vero e proprio sodalizio, dal 2000 fino ad oggi possiamo contemplare la realizzazione di molte opere eseguite insieme.
dalla pagina Fb del Comune di Anzola