L’Emilia-Romagna chiama i giovani e i talenti, una legge per investire sulle loro competenze
Chiamare qui giovani talenti. Fare restare quelli che già ci sono, perché nati in Emilia-Romagna o venuti a studiare nella nostra regione. Agevolare il rientro di chi ha scelto esperienze all’estero, i cosiddetti ‘cervelli in fuga’. E, più in generale, rendere l’Emilia-Romagna ancora più attrattiva perché più a misura di ragazze e ragazzi che – dal percorso di studi alla formazione specialistica post-laurea fino al lavoro e all’attività di ricerca – possano contribuire a far crescere l’intero sistema regionale.
È l’obiettivo che la Giunta guidata dal presidente Stefano Bonaccini intende realizzare attraverso il progetto di legge “Attrazione, permanenza e valorizzazione dei talenti a elevata specializzazione in Emilia-Romagna”, licenziato in sede politica nell’ultima Giunta e trasmesso al Cal e ai firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima prima del via libera definitivo nella seduta della prossima settimana. A quel punto, il progetto di legge sarà trasmesso all’Assemblea legislativa per l’esame nelle competenti commissioni e per l’approvazione definitiva in Aula.
Il provvedimento è già stato al centro del confronto con le parti sociali e definisce quello che sarà l’impegno condiviso di più soggetti: istituzioni pubbliche ed Enti locali, Università e centri di ricerca, sistema delle imprese, delle professioni e organizzazioni sindacali, Fondazioni e Camere di Commercio. Anche attraverso accordi di collaborazione e di partenariato con altre regioni, nonché con istituzioni e network europei e internazionali.
La legge dispone diverse leve di attrattività: agevolazioni alle imprese che assumono giovani che rientrano dall’estero o interessati a lavorare o fare ricerca in Emilia-Romagna; percorsi formativi personalizzati per ragazze e ragazzi; ulteriori percorsi di specializzazione e qualificazione attraverso una rete di master in strutture e scuole di alta formazione; pacchetti di servizi di welfare (nidi, scuole, alloggi, conciliazione dei tempi di vita e lavoro, ecc.) per i giovani e le loro famiglie.
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