L’aumento generalizzato dei prezzi a causa della guerra in Ucraina ha portato a profondi cambiamenti anche su come gli italiani riempono il carrello della spesa, “attentissimi” a sconti e offerte e preferendo il discount rispetto al supermercato tradizionale. Ma proprio con questa attenzione ai costi, quasi maniacale ma obbligata “si va poi a prendere quella roba prossima alla scadenza” o comunque a “penalizzare la qualità della spesa che facciamo”. E questo sul lungo termine può generare anche delle “ricadute di aspetto sanitario quando si vanno a consumare cibi che non sono della nostra filiera, emiliano-romagnola e nazionale”, per prendere prodotti stranieri a costo inferiore.
Lancia l’allarme il presidente di Udicon Emilia-Romagna Vincenzo Paldino, che parla alla ‘Dire’ dello scenario economico in cui si ritrovano gli italiani in questo momento storico, con il perdurare della guerra in Ucraina e il conseguente aumento del prezzo del gas, che sta incidendo anche sui prodotti alimentari, con rincari che vanno “dal 7 al 61%”. Questo, unito al fatto che “le retribuzioni sono ferme da anni”, fa sì che le prospettive non siano rosee.
“Le rinunce, soprattutto per quanto riguarda il carrello della spesa, sono ormai una realtà del Nord Italia e anche nella nostra regione- prosegue il numero uno di Udicon- e parliamo di comparti solitamente non in crisi, come quello alimentare. Ecco, è cambiata la modalità degli emiliano romagnoli di fare la spesa. Questo ci restituisce il nostro Osservatorio regionale”, e in particolare il fatto che “si va a vedere prima il prezzo della qualità”. Se prima era un comportamento “che riguardava gli indigenti, adesso parliamo invece della classe media emiliano-romagnola, cioè di quelle persone che fino a un anno e mezzo fa, un anno fa, conducevano una vita normale, e adesso fanno fatica ad arrivare a fine mese”. E questa tendenza si vedrà già a partire dal Black friday, in arrivo a fine novembre. “Noi stimiamo che anche in questo periodo ci saranno ovviamente delle riduzioni rispetto agli altri anni, questo è chiaro”. In ogni caso, “diciamo ai consumatori di stare attenti ed evitare anche le truffe in questo settore, che sono molto avanzate soprattutto nell’online: prestare attenzione e andare in siti specializzati e conosciuti”, avverte Paldino.
Ma come intervenire per migliorare il potere d’acquisto delle persone e dare sollievo alle famiglie? Per Udicon servono “politiche, molto, molto attive, che possano andare oltre quelli che sono i vari bonus per restituire potere d’acquisto delle famiglie”. Questo perchè seppur “tutti i bonus erogati sono stati utili, dobbiamo promuovere politiche che servano anche a portare ad una progressiva riduzione dei costi in questo momento insostenibili per le famiglie”, perchè altrimenti “solo coi bonus -temo- sarà un inverno difficile per tante famiglie emiliano-romagnole”, conclude Paldino.
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