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25 novembre, i principali dati 2021 su accoglienza e ospitalità delle donne vittime di violenza

Il 25 novembre si celebra la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. Tanti gli eventi organizzati nei comuni dell’area metropolitana per sensibilizzare cittadini e cittadine sul tema tra incontri, mostre fotografiche, spettacoli teatrali, letture, fiaccolate e manifestazioni di varia natura, raccolti nel sito dedicato sul portale della Città metropolitana.

Nell’ambito del Piano per l’Uguaglianza, adottato in Consiglio metropolitano il 13 luglio scorso, nell’area del contrasto alla violenza di genere, in questi mesi la Città metropolitana ha lavorato in particolare sui temi dell’accoglienza e dell’ospitalità delle donne vittime di violenza.

In occasione del 25 novembre 2022, diffondiamo i dati 2021 raccolti dai sei centri antiviolenza bolognesi nell’ambito dell’Accordo metropolitano per l’accoglienza e l’ospitalità delle donne vittima di violenza di genere.

Sono 7.448 le donne donne accolte nel territorio metropolitano di Bologna dal 2016 al 2021, nell’ambito dell’Accordo, di cui 1.241 nel 2021.

Le donne accolte dichiarano, nel 43% dei casi, di avere subito violenza di tipo psicologica, e nel 29% fisica, seguiti da un 18% che ha subito violenza economica.

Il 19% ha contattato le Forze dell’ordine prima o dopo l’attivazione del percorso di protezione, ma solo l’11% ha denunciato l’autore della violenza che, nel 73% dei casi è il partner o l’ex partner; mentre solo nel 2% dei casi la violenza è agita da un estraneo.

Nel 45% dei casi le donne sono state inviate ai centri antiviolenza dai Servizi sociali del territorio metropolitano e nel 26% dalle Forze dell’ordine.

Nel 33% dei casi le donne che si sono rivolte al centro antiviolenza, sono state indirizzate al Servizio sociale e nel 31% le donne hanno interrotto il percorso.

Le donne ospitate in pronte accoglienze e casa rifugio si mantengono stabili rispetto all’anno precedente.

L’Accordo, unico nel suo genere a livello regionale e nazionale, ha permesso di sviluppare e potenziare un sistema di accoglienza e ospitalità rivolto alle donne maltrattate o che hanno subito violenza, articolato su tre livelli: ospitalità in pronta accoglienza, in seconda accoglienza e consulenza, ascolto e sostegno.

Nel 2022 i posti, previsti nell’accordo, sono passati da 44 a 64. L’incremento dei posti ha comportato anche l’aumento delle risorse messe a disposizione da tutti i territori dell’ambito metropolitano, in proporzione alla popolazione residente in ciascun Comune. L’investimento per i nuovi 20 posti è stato di oltre 78 mila euro; dunque le risorse totali hanno superato i 250 mila euro.

“Le donne che hanno subito violenza sul nostro territorio raccontano di un forte sentimento di rinuncia, ingiustizia e fatica, sia legato al sistema italiano sul maltrattante e legato alla fatica di ricostruire una normalità e per questo siamo molto impegnati a costruire nuove azioni di contrasto – spiega Simona Lembi, responsabile del Piano per l’Uguaglianza della Città metropolitana – La violenza è un fenomeno che va a scale, prima di arrivare alle percosse e ai femminicidi ci sono sempre segnali che la precedono e in questo senso abbiamo bisogno di sensibilizzare l’opinione pubblica, a partire dalle giovani generazioni sul fenomeno della violenza”.

In occasione del 25 novembre, l’Ufficio Pari Opportunità della Città metropolitana di Bologna ha elaborato una mappa dei servizi di supporto e delle scuole che aderiscono alla Rete Ecco, che collaborano con la Città metropolitana nell’ambito della Strategia Ecco! Educazione, Comunicazione, Cultura delle Pari Opportunità, e promuovono azioni di prevenzioni sui temi delle pari opportunità, dell’uguaglianza, del contrasto alla violenza e alle discriminazioni, presenti sul territorio metropolitano:

  • 6 centri antiviolenza (Casa delle Donne, MondoDonna, UDI, SOS Donna, Trama di Terre, PerLeDonne)
  • sportelli gestiti dai centri antiviolenza (28 sportelli)
  • centri per uomini autori di violenza (2 centri e 1 gruppo di auto mutuo aiuto)
  • stanze rosa e Punti di ascolto (4 stanze rosa, di cui una nuova a Casalecchio di Reno e 4 punti di ascolto, di cui uno nuovo a Castenaso)
  • scuole aderenti alla Rete Ecco! (24 scuole ed enti di formazione).

Il Piano per l’Uguaglianza ha fra i suoi obiettivi oltre all’aumento dei presidi per contrastare la violenza di genere (sportelli, stanze rosa e punti di ascolto) anche l’incremento di luoghi simbolici, come le panchine rosse: sono otto le nuove inaugurazioni per questo 25 novembre nei comuni dell’area metropolitana (Sasso Marconi, Loiano, Gaggio Montano, Crevalcore, Borgo Tossignano, Bentivoglio e due a Bologna).

“In questo 25 di novembre si tratta non solo di raccontare le cose fatte, ma di prendere degli impegni e in questo senso per il prossimo anno lavoreremo a un Protocollo sull’autonomia lavorativa e un Protocollo sull’autonomia abitativa per le donne che hanno subito violenza per completare i percorsi di accoglienza e tornare a una possibile normalità. – conclude Lembi – Il terzo protocollo lo vogliamo costruire con la Fondazione vittime di reato per l’importante lavoro che svolge con tutti i comuni del territorio sul contrasto alla violenza contro donne e minori”.

cittametropolitana.bo.it

Gianluca Stanzani:
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