In Emilia-Romagna telecamere sul corpo del personale ferroviario come difesa dalla violenza
Sempre più aggressioni sui treni, ad opera di balordi pronti a menare le mani. Ed ecco l’idea di dotare i capitreno di body-cam, videocamere speciali da attivare in condizioni di pericolo per documentare i fatti e, sperabilmente, fare da deterrente nei confronti dei malintenzionati. In realtà è già ben più che un’idea: Trenitalia Tper, la società che gestisce i treni regionali in Emilia-Romagna, avvierà la sperimentazione entro l’anno.
In pratica i capitreno che lo vorranno indosseranno d’ora in poi specifiche telecamere anti-aggressione. Una sorta di GoPro da attivare “in presenza di una situazione potenzialmente pericolosa”, come spiega l’azienda. Un interruttore e il gioco è fatto: una lucetta rossa segnalerà l’accensione della body-cam, che registrerà tutto per fornire poi eventualmente alla polizia ferroviaria i filmati dell’aggressione. Già oggi i treni più nuovi, i modelli Rock e Pop in servizio sulle linee dell’Emilia-Romagna, hanno videocamere installate un po’ ovunque a bordo, con riprese “live” visibili a bordo in tempo reale: un deterrente però spesso non sufficiente a scongiurare violenze verbali o fisiche.
Agenzia DIRE www.dire.it