Quale futuro per il personale impiegato e per il servizio ai cittadini?
Virgilio S.r.l. è una società partecipata tra i comuni di Anzola dell’Emilia, Calderara di reno, Sant’Agata Bolognese e San Giovanni in Persiceto, che nasce nel 2011 e alla quale gli stessi comuni hanno trasferito tutte le funzioni tecnico e amministrative di gestione delle attività cimiteriali.
Successivamente viene individuato tramite una gara a doppio oggetto il socio privato con funzioni di operatività, che è ancora lo stesso ovvero la Cooperativa Cims.
Da giugno scorso il Comune di San Giovanni in Persiceto ha assunto la decisione, avvallata da una delibera consigliare, di affidare ad altri l’esecutività dei servizi, pur restando ancora formalmente socio, determinando quindi una reazione “domino” che, supponiamo, metterebbe gli altri soci pubblici in una situazione di insostenibilità finanziaria nel mantenere in vita la società; anche se sebbene ci risulti sia già stata avallata in assemblea dei soci la messa in liquidazione al 31.12.2022, nessuna Amministrazione, ad oggi, ha avviato una doverosa interlocuzione con le OO.SS. sul futuro dei servizi e dei dipendenti.
Si determinano infatti due ordini di problemi che abbiamo già sottoposto alle Amministrazioni senza successo nel mese di giugno scorso (quando ancora si parlava di scenari), e che ribadiamo con questo comunicato, ovvero: quale futuro occupazionale si prevede per i 4 dipendenti della società e come si intende far fronte dal 1 gennaio 2023 ai servizi cimiteriali?
L’assemblea dei lavoratori tenuta in data 19 settembre ci ha dato il mandato per fare chiarezza e richiamare le 4 Amministrazioni ad una assunzione di responsabilità nel trovare le modalità per garantire la piena continuità occupazionali dei dipendenti e, aggiungiamo, senza disperdere la loro professionalità e bagaglio di conoscenze.
Inoltre è altresì prioritario capire come ogni singola Amministrazione intenda sia far fronte ad una corretta prosecuzione dei servizi cimiteriali ai cittadini, sia con quali costi. Perché se fosse vero che Virgilio muore per una presunta insostenibilità finanziaria di una società a 3 Comuni, ci chiediamo altresì come lo possa essere facendo capo ogni Comune a se stesso nel gestire l’intero servizio.
In un clima generale di aumenti indiscriminati del costo della vita sarebbe paradossale che si aumenti anche il costo della morte!
Come CGIL chiediamo quindi con forza ed urgentemente un incontro alle quattro Amministrazioni socie di Virgilio sia per il futuro dei dipendenti che per le sorti dei servizi cimiteriali e le ricadute sulla cittadinanza.
FP-CGIL Bologna e CGIL Bologna