Bologna, Opera di Padre Marella e Cucine Popolari insieme per chi ha bisogno
Inizia oggi, a seguito dell’accordo firmato in agosto, la collaborazione tra Opera di Padre Marella e Cucine Popolari, che uniscono le forze per garantire un maggior numero di pasti a chi si trova in difficoltà: tutti i giorni, a pranzo, verranno distribuiti pasti caldi d’asporto dall’ingresso di via Ruggero Ruggeri, 6.
Le cucine della struttura di via del Lavoro, il Pronto Soccorso Sociale intitolato a Padre Gabriele Digani, si aprono ai volontari della nota associazione fondata da Roberto Mogantini, con l’intento di sperimentare un’attività a favore di persone fragili, un modello innovativo di economia di prossimità, che possa generare solidarietà, il tutto facendo quello che le due realtà cittadine sanno fare al meglio, ovvero accogliere e offrire dignità attraverso la condivisione.
“L’unione fa la forza, soprattutto adesso che ci attendono tempi non facili. Questa iniziativa vuole “stringere i ranghi e rafforzare le barricate” per riuscire ad affrontare i contraccolpi dell’ormai prossimo autunno.”, afferma il Presidente dell’Opera di Padre Marella Marco Mastacchi. “Di fronte ai disastrosi dati sull’aumento senza precedenti della povertà e delle situazioni di bisogno nel nostro paese e nella nostra città – prosegue – misurati nell’incontro concreto con il territorio, mettere insieme le forze per poter aumentare le possibilità di aiuto è stato un gesto che non ha dovuto cercare compromessi, che non ha avuto bisogno di riflessioni o considerazioni che non fossero quelle pragmatiche dell’aiuto concreto.”.
L’ultimo rapporto Censis sulla situazione sociale del nostro Paese restituisce una fotografia impietosa e preoccupante. Se fino a pochi anni fa il rischio di esclusione sociale colpiva un italiano su quattro, oggi riguarda quasi uno su tre. Cambiando fonte poi, non cambiano i risultati. Sia che leggiamo i dati provenienti da Bruxelles che quelli del nostro Istituto nazionale di statistica (ISTAT), quelli di istituti di ricerca come il Censis o quelli della Caritas, il verdetto è sempre il medesimo. E le previsioni, tra guerre, emergenze sanitarie, idriche ed energetiche, ci indicano un percorso da affrontare insieme.
“Una collaborazione – dichiara Giovanni Melli, Presidente di Cucine Popolari – mossa dallo stesso pensiero per aiutare la collettività. Tessere relazioni sociali e sviluppare solidarietà in un cotesto complesso all’insegna della condivisione con umanità e cultura del dono. Queste sono le radici comuni e condivise fin dall’inizio e che ci legano nel profondo con l’Opera di Padre Marella.”.
Opera di Padre Marella e Cucine Popolari si uniscono quindi sul comune terreno del “fare”. Fare pasti per chi fa fatica a mettere insieme il pranzo con la cena, e per chi per troppi giorni non sa nemmeno cosa siano il pranzo e la cena, che si accompagna indissolubilmente con il “dono” non solo del pasto ma anche delle relazioni: tra chi ha la stessa missione, tra chi offre e chi riceve, tra chi scopre di non essere solo e di poter condividere.
Il tutto, a ridosso di giornate che per Bologna e la Chiesa hanno un valore particolare, il ricordo del trapasso del Beato Olinto. Dopo un momento di festa insieme ai sui ex allievi, agli ospiti, educatori, responsabili ed il nuovo Presidente Marco Mastacchi che l’Opera di Padre Marella riunita ha trascorso domenica, per questa occasione celebra la memoria del Beato anche martedì 6 settembre con due momenti di raccoglimento:
- CHIESA DELLA SACRA FAMIGLIA, nella Città dei Ragazzi – S.Lazzaro, Via dei Ciliegi 1
ore 7:30: SS. Rosario, Lodi e S. Messa nella memoria del Beato don Olinto Marella con Radio Maria; celebra don Paolo Dall’Olio Vicario episcopale per la pastorale sociale e del lavoro. - CRIPTA DELLA CATTEDRALE DI SAN PIETRO A BOLOGNA – VIA DELL’INDIPENDENZA
ore 17:30: Santa Messa nella memoria del Beato don Olinto Marella; celebra il Cardinal Matteo Maria Zuppi
Ufficio Stampa Opera di Padre Marella