La quota assegnata all’Emilia-Romagna per il 2022 – 5.951.020 euro – sul monte complessivo che lo Stato ogni anno mette a disposizione delle Regioni con il ’Dopo di noi’ (legge 112/2016) ha l’obiettivo di offrire strumenti concreti alle famiglie che hanno bisogno di preservare il futuro e la qualità della vita dei propri cari, quando rimarranno soli.
Il via libera alla programmazione degli interventi e alla suddivisione dei contributi tra tutte le Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna, sulla base del numero di residenti tra 18 e 64 anni, è arrivato in questi giorni dalla Giunta regionale.
Le risorse serviranno a sostenere le persone con disabilità soprattutto in percorsi di autonomia abitativa assistita, affinché possano decidere da soli dove, come e con chi vivere la loro vita adulta, in maniera gradualmente indipendente dai famigliari, in una casa che sia una vera casa e non necessariamente un istituto.
I beneficiari
Per accedere agli interventi previsti dal Dopo di noi è necessaria una valutazione multidimensionale, effettuata da équipe di operatori sociali e sanitari dei Comuni e delle Aziende Usl, che prevede la presenza in ogni distretto di una specifica Unità di valutazione incaricata di accertare gli effettivi bisogni e formulare proposte di progetti personalizzati impostati sulle necessità, desideri, aspettative e interessi delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare.
Interventi finanziabili
Tra gli interventi che potranno essere finanziati con le risorse assegnate alle Ausl, ci sono quelli di sostegno alla permanenza nel proprio domicilio (2.677.959); programmi per rafforzare l’autonomia e sviluppare le competenze per la gestione della vita quotidiana, dalla cura della propria persona a quella della casa (1.487.755 euro); interventi di accompagnamento all’uscita dal nucleo famigliare, che prevedono l’alternanza di periodi in famiglia e periodi di permanenza presso alloggi alternativi al domicilio abituale (1.190.204 euro); realizzazione di soluzioni abitative alternative al ricovero nelle strutture, come la propria casa di origine, o l’accoglienza in abitazioni, gruppi-appartamento e co-housing (476.082 euro, per oneri di acquisto di nuovi alloggi, ristrutturazione e messa a norma degli impianti in quelli preesistenti).
In base alla legge sul “Dopo di noi” in via residuale possono essere finanziati anche interventi di permanenza temporanea in strutture residenziali, nel caso per esempio si verifichi un’emergenza non gestibile dai familiari (119.020 euro).
Infine, almeno 1.173.000 euro dovranno essere destinati all’assistenza delle persone con disabilità di maggiore gravità o perché già privi dei genitori, o i cui genitori non sono più in grado di offrire adeguata assistenza, oppure per le persone ricoverate in strutture non appropriate.
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