Nell’intervento odierno (25 luglio ndr) ad inizio consiglio, la sardina Santori ci ha insegnato e ha insegnato ai bolognesi che “gli Italiani non fanno politica, ma lavorano” elargendo dall’alto della sua esperienza una ulteriore perla di saggezza, ma non è stata l’unica.
Da respingere infatti anche il goffo tentativo del Delegato al turismo di appropriarsi, nel proprio argomentare, del successo che alcuni eventi culturali stanno registrando in Appennino, dovendone essere riconosciuto il merito alle Amministrazioni locali ed alle Associazioni che da anni hanno investito in questi progetti. Riteniamo inoltre che parlare nuovamente della tassa provinciale di soggiorno, citandola quale intervento mirato nella terapia per guarire i mali del turismo, sia assolutamente fuori luogo e fuori tempo rispetto al momento che il territorio della provincia e i suoi operatori economici stanno vivendo. Sul tema peraltro FDI ha già espresso le proprie perplessità ritenendo la proposta del Comune improvvida, un errore bell’è buono, come dichiarato dall’On Bignami e da tutto il gruppo consiliare. Da stigmatizzare infine anche il richiamo alle prossime elezioni nazionali e il formulato ragionamento a mente del quale, l’Appennino correrebbe il pericolo di di non vedere valutati- in futuro – i nuovi progetti di recupero dei territori oppure il rischio che si potrebbe incorrere, per lo stesso motivo, sulla rendicontazione dei fondi. Invitiamo in primis Sartori – che forse nel fine settimana ha mangiato troppa pastasciutta e che magari necessita anche di qualche nozione in più di diritto costituzionale e con lui tutta la maggioranza che si è accodata facendogli eco, a riascoltare proprio il discorso con cui Draghi aveva scongiurato, nel caso di elezioni anticipate, questo rischio.
Comprendiamo la paura folle del partito democratico non abituato al voto che, invece di fare inutili allarmismi, potrebbe iniziare davvero a dare risposte concrete ai lavoratori bolognesi, ad esempio quelli di Bomob o i commercianti di Piazza S Stefano, invece di imputare ad altri, ciò che loro fanno da sempre, cioè preservare il proprio scranno, in barba ai bolognesi e agli italiani che lavorano davvero e si aspettano risposte concrete so problemi quotidiani”.
Lo dichiarano:
Francesco Sassone capogruppo FDI in Comune
Marco Lisei capogruppo FDI in RER
Marta Evangelisti consigliere comunale FDI
Stefano Cavedagna consigliere comunale FDI
Manuela Zuntini consigliere comunale FDI
Felice Caracciolo consigliere comunale FDI