“Accogliamo con grande soddisfazione l’approvazione all’unanimità della legge regionale sulle cooperative di comunità avvenuta nel corso della seduta odierna (27 luglio ndr) dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. Il voto concorde di tutti i consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione, rappresenta un segnale molto importante per l’intera Regione e testimonia come su temi quali lo sviluppo sostenibile di aree interne, montane e periferiche, sia possibile trovare la convergenza delle forze politiche, al di là degli schieramenti di appartenenza”.
Così Francesco Milza, presidente Alleanza Cooperative Italiane dell’Emilia-Romagna, plaude all’approvazione del progetto di legge regionale d’iniziativa della Giunta sulle cooperative di comunità. Il testo riconosce il ruolo e definisce gli ambiti di azione di queste imprese comunitarie multisettoriali, costituite in forma cooperativa e promosse da gruppi di cittadini allo scopo di salvaguardare sviluppo e occupazione in quelle aree montane, interne e urbane, che presentano fenomeni di impoverimento sociale e demografico.
“Con questa legge regionale – continua Milza – finalmente le cooperative di comunità dell’Emilia-Romagna hanno quadro legislativo di riferimento a livello regionale, un elenco a cui iscriversi nel rispetto di determinati criteri e requisiti, risorse dedicate che potranno essere assegnate attraverso bandi. Ringraziamo per il lavoro svolto l’assessore Barbara Lori, la relatrice di maggioranza Nadia Rossi, il relatore di minoranza Gabriele Delmonte e la presidente della Commissione Politiche economiche Manuela Rontini, con cui in questi mesi abbiamo avuto modo di confrontarci, insieme agli uffici della Regione”.
“Nel corso del dibattito assembleare, la legge regionale è stata migliorata prevedendo un importante aumento di risorse stanziate dalla Regione – sottolinea Giovanni Monti, co-presidente dell’Alleanza Cooperative dell’Emilia-Romagna -. Inoltre, l’Assemblea legislativa ha approvato, sempre all’unanimità, anche una serie di Ordini del giorno che riconoscono pienamente la vocazione multisettoriale delle cooperative di comunità, invitando la Giunta a consentire la partecipazione di queste imprese a tutti bandi relativi ai settori di competenza, superando così i limiti dei codici Ateco. Viene pertanto valorizzata la natura territoriale delle cooperative di comunità, le cui attività possono interessare diversi settori produttivi e dei servizi, al solo scopo di promuovere sviluppo e occupazione all’interno della comunità in cui operano”.
“L’Emilia-Romagna – aggiunge Massimo Mota, co-presidente Alleanza Cooperative dell’Emilia-Romagna – ha visto nascere le prime cooperative di comunità nell’Appennino reggiano e ora può contare su questo importante riconoscimento legislativo per continuare a promuovere un modello di impresa sostenibile. Tale provvedimento si inserisce in una logica di rivitalizzazione e rilancio delle aree interne; insieme alle opportunità previste dai fondi comunitari e dagli stanziamenti dedicati proprio alle aree interne, sarà possibile dare risposte di carattere occupazionale a questi territori, per uno stimolo allo sviluppo e il contrasto allo spopolamento. Come centrali cooperative intensificheremo il nostro impegno per promuovere in tutta la regione queste imprese comunitarie, che rappresentano un formidabile strumento di innovazione economica e sociale”.
Giovanni BucchiAddetto stampa Confcooperative Emilia Romagna