Con i droni può cambiare la mobilità all’interno delle città dell’Emilia-Romagna.
In un futuro non troppo lontano, per esempio, si potrà rivoluzionare la logistica: si potranno realizzare servizi per i cittadini e imprese in ambito urbano, ecosostenibili ed efficienti, per distribuire merci con indubbi vantaggi in termini di rapidità, riduzione dei costi, delle emissioni e del traffico urbano.
Si potrà prevedere il trasporto di materiale sanitario di prima emergenza e biomedicale ma anche biologico tra diversi ospedali.
È a questi obiettivi che punta la ricerca e lo sviluppo dei servizi aeromobili a guida autonoma, la cosiddetta ‘Mobilità aerea avanzata’ (Advanced air mobility), prevista dalla collaborazione tra Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, Enac, e Regione Emilia-Romagna. La collaborazione è fissata in un Protocollo di intesa approvato dalla Giunta regionale e che sarà sottoscritto dalle parti nelle prossime settimane.
L’accordo di collaborazione
La proposta, che tocca trasversalmente diversi ambiti di intervento e programmazione della Regione, arriva congiuntamente dagli assessori regionali allo Sviluppo economico e alla Mobilità, trasporti e infrastrutture.
Da parte sua Enac mette in campo un doppio ruolo: quello tradizionale di ente regolatore e certificatore assieme a quello di motore dell’intero ecosistema nazionale dell’Advanced Air Mobility.
La collaborazione riguarda la governance e la gestione dello sviluppo della Mobilità aerea avanzata relativa al complesso di nuovi servizi, tecnologie, infrastrutture e soluzioni per il trasporto di persone, merci e forniture, anche medicali, attraverso l’utilizzo di velivoli innovativi elettrici a decollo e atterraggio verticale, instradati in corridoi aerei urbani dedicati a questi spostamenti.
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