Calderara, acqua potabile per uso non domestico: divieto di prelievo
Un’ordinanza del sindaco di Calderara di Reno Giampiero Falzone regolamenta il consumo di acqua potabile per usi extradomestici, disciplinandone l’utilizzo fino al 30 settembre 2022 dalle 8 alle 21. Il provvedimento, emesso in netto anticipo rispetto a quello analogo del 2021, è motivato in particolare dalla siccità che si registra nel territorio emiliano-romagnolo: la gravissima crisi idrica, che sta determinando soprattutto per l’agricoltura un’emergenza di notevoli dimensioni, unita ai recenti bollettini Arpae che registrano livelli preoccupanti di siccità, hanno fatto scattare l’allarme a livello regionale, con una cabina di regia dedicata alla scarsità delle risorse idriche e alle misure di salvaguardia dell’ambiente e del territorio.
Come nel 2021, l’ordinanza è tesa ad evitare sprechi, educare al corretto uso delle risorse naturali, intensificare l’utilizzo ottimale delle risorse idriche. Il provvedimento prevede delle eccezioni, in particolare per i servizi di igiene pubblica urbana, la cui assenza potrebbe pregiudicare la qualità della pulizia cittadina. Nell’ordinanza, che prevede delle sanzioni in caso di violazione, il primo cittadino “invita la cittadinanza ad un razionale e corretto uso dell’acqua al fine di evitare inutili sprechi”, a maggior ragione in un periodo di grave siccità come questo.
Le regole dell’ordinanza
- Divieto di prelievo dalla rete idrica di acqua potabile per uso extra-domestico ed in particolare per l’innaffiamento di orti e giardini e il lavaggio automezzi dal 21 giugno al 30 settembre tra le ore 8 e le ore 21. Qualora l’innaffiamento avvenga con impianti automatici, dovranno essere utilizzati in modo da evitare sprechi d’acqua.
- I prelievi di acqua dalla rete idrica sono consentiti esclusivamente per gli usi domestici, zootecnici e per tutte le altre attività ugualmente autorizzate per le quali necessiti l’uso di acqua potabile.
Eccezioni e deroghe
Sono esclusi dall’ordinanza:
- gli innaffiamenti dei campi da calcio con manto erboso;
- i campi da tennis in terra battuta;
- i giardini e parchi di uso pubblico, qualora l’organizzazione del servizio non consenta l’innaffiamento notturno;
- i servizi pubblici di igiene urbana;.
Il riempimento delle piscine, sia pubbliche che private, così come il rinnovo, anche parziale, dell’acqua è consentito esclusivamente previo accordo con il personale del gestore della rete di acquedotto.
Per le aree degli orti comunali l’innaffiamento è vietato tutti i giorni dalle 9.30 alle 18: è prevista quindi una deroga dalle 8 alle 9.30 e dalle 18 alle 21.
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