Ucraina, la Regione in campo per l’inserimento lavorativo e l’insegnamento dell’italiano ai profughi
Non solo accoglienza ma anche formazione per consentire alle persone fuggite dalla guerra in Ucraina di imparare la lingua italiana. E poi, un sostegno nei percorsi di inserimento lavorativo.
Questi gli obiettivi attesi dell’investimento regionale di 474 mila euro che permetterà agli enti di formazione professionale accreditati di rendere disponibili, su tutto il territorio, percorsi di alfabetizzazione, che costituiscono una condizione per l’inclusione e per sostenere un inserimento nel mercato del lavoro.
Un passo ulteriore nell’accoglienza, secondo la Regione, per aiutare i profughi: persone innocenti, vittime di un conflitto senza giustificazioni, che in Emilia-Romagna sono state accolte in gran numero.
Si è deciso così di integrare le prestazioni e le misure di politica attiva a favore delle persone in cerca di occupazione, anche con interventi di alfabetizzazione linguistica delle persone sfollate dall’Ucraina, che abbiano fatto richiesta di permesso di soggiorno per protezione temporanea, così da permettere l’acquisizione delle competenze di lingua italiana minime necessarie per poter accedere al lavoro.
Il finanziamento integra le risorse già assegnate dalla Regione agli enti di formazione in risposta a un bando finalizzato a rafforzare le competenze di base, digitali e linguistiche in particolare delle persone over 50, con bassi livelli di istruzione e maggior rischio di marginalità nel mercato del lavoro.
Inoltre, sempre a favore di persone sfollate dall’Ucraina, con lo stesso provvedimento sono state disposte tutte le condizioni per permettere loro di fruire di percorsi personalizzati, orientativi, formativi e di accompagnamento al lavoro che ricomprendono in particolare la formazione in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
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