L’Emilia-Romagna sempre più attiva nello sport
La pandemia ha impattato pesantemente sul mondo dello sport ma l’intervento della Regione Emilia-Romagna, che ha sostenuto le iniziative sportive attraverso due bandi per eventi, regionali e sovraregionali e progetti per un totale di 1.592.510 euro, ha contribuito ad attenuare la situazione critica.
I dati sono contenuti in una analisi realizzata da ART-ER su dati del 2020, l’anno dell’esplosione della pandemia e del lockdown.
Le domande presentate ai bandi sono state 370, quelle finanziate 156 (il 42% del totale). I soggetti che hanno chiesto contributi sono stati prevalentemente le associazioni sportive dilettantistiche, mentre sono Bologna, Modena e Reggio Emilia i territori con il maggior numero di domande presentate.
Grazie ai progetti sostenuti con le risorse regionali, si stima che siano state intercettate più di 1 milione di persone. Le manifestazioni sportive, inoltre, hanno confermato un elevato carattere inclusivo: sono state coinvolte più di 62 mila persone diversamente abili o con disagio (fisico, psichico o sociale). Agli eventi hanno partecipato quasi 500 mila persone come pubblico e hanno generato più di 200 mila presenze turistiche.
Il report di ART-ER focalizza anche gli obiettivi delle manifestazioni sportive ammesse a finanziamento: benefici in termini di salute, promozione dell’inclusione sociale, promozione turistica, incontro tra le diverse generazioni e la trasmissione di valori come il rispetto dell’ambiente e la diffusione della cultura della sostenibilità.
L’intervento regionale ha contribuito al mantenimento delle attività in un comparto di grande rilevanza per gli emiliano-romagnoli.
Dal report Sport e mercato del lavoro, sempre realizzato da ART-ER, emerge che l’Emilia-Romagna è la regione, insieme al Piemonte, in cui si dedica la porzione maggiore di tempo allo sport. In termini di “dotazioni sportive”, inoltre, l’Emilia-Romagna si posiziona tra le prime regioni simili per dimensione e per caratteristiche socio-economiche del paese, dietro solo a Lombardia
Veneto. Le famiglie emiliano-romagnole sono quelle che dedicano la maggiore spesa media mensile allo sport: 23,45 euro, rispetto ai 17,12 della media nazionale e ai 20,58 del Nord-Est. Nell’anno dello scoppio della pandemia, la spesa in sport delle famiglie emiliano- romagnole è calata meno che nel resto del paese e nel Nord-Est (-23,5% rispetto al -32,7% e al -28,0%).
Il cambiamento degli stili di vita, sempre più orientati a pratiche salutari, ha trainato la crescita del settore sportivo. Tra il 2014 e il 2021, è aumentato in misura superiore del resto dell’economia regionale, sia considerando le unità locali (+38% rispetto al -0,2% del resto dell’economia regionale), sia che si considerino gli addetti (+57,4%, rispetto al +10,2% del resto dell’economia).
Alla crescita dell’occupazione, che in termini assoluti permane nel complesso contenuta, è corrisposta una coerente crescita dei risultati economici del settore, che ha visto il proprio valore aggiunto aumentare tra il 2014 e il 2018 di oltre il 44% rispetto al +18,3% del resto dell’economia regionale e al +33,6% del settore sportivo nazionale.
Silvestro Ramunno