«Sono molto preoccupato per la mia terra, ma adesso dobbiamo solo unire le forze per dare il nostro massimo sostegno alla gente dell’Ucraina». L’appello arriva da fra Faustino, frate francescano di origini ucraine del convento di Terrasanta di Bordighera (Imperia), che in questi giorni si sta impegnando senza sosta per accogliere le famiglie in fuga dalla guerra, mamme e bambini che hanno perso tutto e hanno urgente bisogno di un posto dove dormire, un piatto caldo da mangiare e un supporto per i beni di prima necessità.
Al suo fianco l’Antoniano che, in questi difficili giorni, ha esteso all’Ucraina la rete solidale di Operazione Pane, con interventi nel Paese, ai confini e in Italia, dove stanno arrivando migliaia di persone in fuga dalla guerra. Secondo le prime stime, in Italia potrebbero arrivare 800mila profughi, che avranno bisogno di accoglienza e sostegno.
In particolare, l’Antoniano, con Operazione Pane, sostiene tre strutture francescane ucraine a Konotop, Odessa e Kiev e una struttura in Romania impegnata ad offrire supporto alle mamme e ai bambini che attraversano il confine dell’Ucraina. In Italia Operazione Pane aiuta, inoltre, le realtà francescane che stanno accogliendo gli ucraini che scappano dalla guerra, come il convento di Bordighera e quello di Montenero, in provincia di Imperia.
IN ITALIA. «Nel convento di Bordighera – aggiunge fra Faustino – sono già arrivate 4 mamme con 6 bambini dai 7 ai 10 anni e uno di 16. Arrivano da Odessa: il 24 febbraio si sono svegliati con il rumore e i lampi delle bombe, perché vivono proprio vicino l’aeroporto, che è stato tra i primi obiettivi colpiti. I primi giorni si sono nascosti nei sotterranei della città, ma la situazione stava diventando sempre più pericolosa, così hanno deciso di scappare. In 27 ore hanno percorso 80 chilometri e sono arrivati al confine con la Moldavia, da dove hanno poi raggiunto Bordighera». Il trauma che hanno subito condiziona già le loro vite: «Mi sono dimenticato di dire loro che qui vicino passa la ferrovia, appena hanno sentito il rumore del treno si sono spaventati», racconta fr. Faustino. «Tutti noi ci siamo preparati per accogliere i profughi nel migliore dei modi – prosegue – Abbiamo preparato i letti, organizzato i tavoli per mangiare, stiamo mettendo da parte scorte alimentari, medicinali e pannolini per i bambini. Nei prossimi giorni aspettiamo l’arrivo di altre persone nella casa di accoglienza al Santuario di Montenero. Tutto deve essere pronto. Arriveranno sempre più persone».
Anche a Bologna sono in arrivo le prime famiglie ucraine e Antoniano sta lavorando in rete con le istituzioni locali e le altre realtà del territorio per garantire accoglienza a tutti, supporto in caso di bisogni economici e materiali oltre che assistenza da parte del centro di ascolto. Sono già arrivati 2 mamme e 5 bambini che sono stati accolti presso le case dell’Antoniano. «Siamo in contatto con le realtà francescane in Ucraina e siamo al lavoro per offrire il nostro aiuto alle famiglie che arriveranno nei prossimi giorni. Stiamo ricevendo tante richieste e ci stiamo preparando ad affrontare questa emergenza, per dare il nostro sostegno e aiutare tutti coloro che hanno bisogno. Tutto deve essere pronto per accoglierli e dare loro un po’ di serenità dall’orrore della guerra», sottolinea fra Giampaolo Cavalli, direttore di Antoniano.
Per aiutare le realtà francescane che stanno sostenendo la popolazione ucraina, nel Paese, in Italia e ai confini
l’Antoniano ha attivato una campagna di raccolta fondi.
Per donare: https://www.antoniano.it/campagne/emergenza-ucraina/
Ufficio Stampa: Atlantis Company