“Agganciare” i ragazzi che sono a rischio abbandono scolastico e offrire loro un percorso che ne promuova il reinserimento nelle aule. È una delle azioni di contrasto alla dispersione scolastica messe in campo dall’Ufficio di Piano del Distretto pianura Ovest, e dunque dall’Unione Terred’Acqua e dai sei Comuni che ne fanno parte. Si chiama Sas, Servizio di Aggancio Scolastico, ed è modellato anche nell’acronimo sul Service d’Accrochage Scolaire ideato in Belgio. Attivato in questi giorni, accoglie ragazze e ragazzi del territorio, studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado che per vari motivi hanno lasciato o sono in procinto di abbandonare il percorso scolastico o formativo.
Il servizio, realizzato dalla coop sociale Campi d’arte, rientra tra le azioni del Progetto Connessioni Educative, di cui l’Unione Terred’Acqua è partner, finanziato dalla Fondazione Con i bambini. Campi d’arte, che da anni utilizza questa tipologia di intervento e lo ha fatto di recente anche nel Distretto Pianura Est, riceve le segnalazioni da parte degli istituti scolastici e dei servizi del territorio: i ragazzi, in gruppi di 12-15, vanno a sperimentare attività didattiche innovative e alternative fuori dalla scuola ma in orario scolastico, e le ore svolte vengono riconosciute a tutti gli effetti come tempo scuola. Le attività laboratoriali, che vengono svolte a San Giovanni in Persiceto, hanno l’obiettivo di aiutare gli adolescenti a trovare i mezzi per esprimere il loro potenziale espressivo e prendere coscienza delle proprie capacità e mancanze. Vengono realizzate attività espressive, grafiche, sportive e manuali, senza scordare le competenze digitali da molti ragazzi acquisite durante i lockdown. Partito nei giorni scorsi, il servizio andrà avanti con tre incontri settimanali fino ad aprile e scaturisce dalla collaborazione dei servizi di tutti i comuni dell’Unione: Anzola Emilia, Calderara di Reno, Crevalcore, Sala Bolognese, San Giovanni in Persiceto, Sant’Agata Bolognese. «È grazie al lavoro di rete messo in campo dall’Ufficio di Piano col contributo degli enti e di tutti i soggetti che nel territorio lavorano in quest’ambito – commenta Giampiero Falzone, Sindaco di Calderara e delegato al Distretto socio-sanitario dell’Unione – che nasce questo progetto, che tocca una tematica delicata e sulla quale si continuerà a lavorare negli anni: proprio in questi giorni il protocollo per gli interventi a tutela dell’infanzia e per il contrasto della dispersione scolastica, importante documento operativo del 2015 che definisce procedure omogenee negli interventi destinati ai minori, è stato aggiornato: sarà uno strumento di lavoro importante per insegnanti, operatori e tutte le altre figure che sul territorio si spendono per l’adolescenza. L’obiettivo, uno dei tanti dell’incarico che ho assunto qualche giorno fa e sicuramente uno dei più importanti, è individuare le situazioni di disagio e dispersione, affrontarle e, con strumenti come il Sas, risolverle creando positività. La pandemia ha acuito forti disagi nei nostri ragazzi, molti dei quali hanno perso la loro serenità. Occorre quindi, anche con strumenti innovativi, ascoltarli e costruire una rete interconnessa per la cura e la prevenzione, per contrastare la dispersione scolastica e sociale e i problemi conseguenti. Anche per questo nei prossimi mesi lanceremo un patto di comunità di Terred’Acqua coinvolgendo in primo luogo le scuole e i servizi del territorio».
Ufficio Stampa e Comunicazione
Comune di Calderara di Reno