Accuse su Facebook, preso di mira il sindaco di Anzola e la sua famiglia
A partire dalla mezzanotte del 19 febbraio 2022, io e la mia famiglia siamo diventati il bersaglio umano di una persona che ha scagliato su di noi accuse gravi ed infamanti, utilizzando anche questa fotografia, che si trovava sul profilo Facebook di mio fratello.
Non ha risparmiato neppure mia moglie, mio figlio (un bambino di sei anni), ed i miei genitori (due anziani ultra ottantenni).
Quella persona non ha però portato le sue accuse ai Carabinieri, oppure alla Polizia, oppure ai Vigili, oppure alla Procura della Repubblica o dovunque dovrebbero essere portate accuse di quel genere.
No, quella persona ha affidato quelle accuse a Facebook: chiaro il motivo, evidente l’intento, palese il fine.
Noi, al contrario, che siamo una famiglia garantista per natura, abbiamo scelto in queste due settimane un altro percorso, ed anche per il ruolo istituzionale che ricopro, abbiamo deciso di non replicare su Facebook, e ci siamo invece rivolti direttamente alla Procura della Repubblica, presentando un esposto.
Abbiamo preso questa decisione anche a seguito delle tantissime attestazioni di solidarietà e di stima che stiamo continuando a ricevere incessantemente.
Ed infatti, il senso di questo post è soprattutto quello di ringraziare tutti coloro che ci sono stati vicini. Grazie!
dal profilo Fb di Giampiero Veronesi