Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare: l’Emilia-Romagna che fa squadra
Dal recupero delle eccedenze di frutta e verdura alla loro redistribuzione in mense ed enti benefici in tutta Italia, dalla sensibilizzazione su acquisti e consumi più consapevoli a progetti mirati di educazione alimentare nelle scuole.
Sono alcune delle azioni concrete della Regione Emilia-Romagna contro gli sprechi di cibo, che si rinnovano sabato 5 febbraio in occasione della 9^ Giornata nazionale della prevenzione contro lo spreco alimentare.
Sulla sponda delle imprese di produzione e distribuzione, la Regione ha messo a punto un sistema, unico in Italia, che fa dialogare i produttori e la rete nazionale di enti benefici a cui vengono distribuite ogni giorno frutta e verdure fresche.
Si tratta di una piattaforma on line, in funzione dal 2012, per promuovere e facilitare i ritiri dal mercato regolati dal fondo della Politica agricola comunitaria e donare il cibo a enti di beneficenza accreditati, monitorando costantemente le quantità di alimenti donati.
Nel 2021 sono state ritirate dal mercato e destinate agli enti benefici che operano in Emilia-Romagna ma anche sul resto del territorio nazionale, quasi 10 mila tonnellate di prodotti ortofrutticoli freschi.
Intanto, per quanto riguarda la realtà di Last Minute Market, continua la collaborazione e il sostegno economico della Regione con l’Università di Bologna e l’ideatore del progetto Andrea Segrè. È allo studio un’indagine sul fenomeno dello spreco e dei consumi nel contesto emiliano-romagnolo, che avrà l’obiettivo di fornire utili informazioni alle scelte politiche che vanno nella direzione di una riduzione degli sprechi alimentari.
Infine, sempre nel 2021 con il bando per la solidarietà e il recupero alimentare la Regione ha finanziato con 700mila euro 20 progetti presentati da Fondazioni del terzo settore, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale.
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