Il Comune di Calderara di Reno lancia due importanti strumenti partecipativi. Lo fa con l’approvazione, avvenuta durante il Consiglio comunale di ieri sera, del regolamento che istituisce i Laboratori di frazione e il Bilancio partecipativo: le iniziative, arrivate dopo una fase preparatoria durata oltre un anno, inaugurano nell’ente una nuova epoca e un nuovo modo di rapportarsi con i cittadini, che partirà dai bisogni della collettività per avviare progetti comuni e condivisi.
In particolare, i Laboratori di frazione avranno una funzione di iniziativa, vigilanza e coordinamento tra gli abitanti di quartieri e frazioni, e la facoltà̀ di elaborare progettualità e proposte da sottoporre all’Amministrazione. Si insedieranno, dopo l’avviso pubblico che sarà emesso a breve, in sei aree rappresentative dell’intero territorio: Calderara-Bargellino, Castel Campeggi, Castiglia, Lippo, Longara, Tavernelle-Sacerno. Avranno un portavoce e una composizione varia a partire dai 16 anni di età, e si riuniranno almeno 3 volte all’anno. Potranno essere composti da persone singole, gruppi informali, associazioni, organizzazioni di volontariato, istituzioni scolastiche, parrocchie ed enti religiosi, operatori commerciali, imprese e sindacati.
Il Bilancio partecipativo, che sarà redatto una volta l’anno, è un istituto di democrazia diretta e uno strumento che stimola la cittadinanza attiva, utile all’Amministrazione per individuare le priorità condivise con il territorio. Ha come finalità principale quella di incrementare e promuovere il protagonismo civico attraverso la realizzazione di progetti riguardanti la città e la comunità, che potranno arrivare anche – ma non solo – dai Laboratori di frazione. I progetti ogni anno saranno votati dalla cittadinanza, e tutto l’iter sarà costantemente aggiornato sul sito istituzionale del Comune.
«Sono particolarmente orgoglioso di queste iniziative – dice il Sindaco Giampiero Falzone -. L’obiettivo, peraltro contenuto nel programma di mandato, è dare la possibilità di partecipare alla vita e costruzione della comunità a tutti, e per noi coinvolgere il più possibile cittadini di tutte le zone della città, in particolare delle frazioni». Oltre che strumento di democrazia diretta, il bilancio partecipativo sarà una pratica di cittadinanza attiva: «Non si tratta solo – aggiunge l’assessore alla Partecipazione e referente del progetto Clelia Bordenga – di far decidere e progettare ai cittadini interventi da realizzare nel proprio territorio, ma di costruire un rapporto di fiducia nelle istituzioni attraverso l’impegno attivo nella realizzazione e soprattutto gestione delle idee».
L’Amministrazione, che parteciperà con un suo referente e con un comitato (detto Unità di Progetto) chiamati a supportare e valutare le iniziative che verranno poi scelte democraticamente dalla comunità, per oltre un anno ha preparato gli strumenti ora varati: vincitore del bando regionale 2020 di sostegno ai progetti partecipativi col progetto “Rega, clicchiamoci su”, il Comune nel 2021 con la collaborazione del Centro Antartide ha sondato il territorio testandone l’attitudine alla partecipazione, in particolare la sua componente tra gli 11 e i 25 anni. Ora si appresta al salto di qualità, e alla costruzione della Città della partecipazione.
Ufficio stampa e comunicazione
Comune di Calderara di Reno