I bambini sono soggetti più sensibili alle infezioni e alle piccole malattie, per via di un sistema immunitario non ancora formatosi completamente. Questo spiega perché spesso, frequentando luoghi al chiuso come asili e palestre, i bimbi tendono a contrarre influenze e disturbi di varia natura, come quelli che riguardano l’intestino. È del tutto normale che sia così, visto che i germi riescono ad oltrepassare con maggiore facilità le già citate barriere immunitarie.
Perché i bambini che vanno all’asilo si ammalano più spesso
Come anticipato poco sopra, un bimbo che va all’asilo tende ad ammalarsi spesso: si parla delle classiche influenze, del raffreddore, della tosse, del mal di gola, dei problemi allo stomaco e via discorrendo. Ciò avviene semplicemente perché le difese immunitarie del piccolo devono ancora “completarsi”, ed è una tappa che fa parte del processo di crescita di ogni bambino. È chiaro che la frequenza di infezioni e di malattie aumenta, per via dei luoghi al chiuso, che favoriscono la diffusione di batteri, di funghi e di altri microorganismi.
Come se non bastasse già questo, il ritorno a scuola o all’asilo apre la stagione dei pidocchi, soprattutto nei mesi più freddi dell’anno. L’importante in questi casi è tenere il bimbo a casa applicando i prodotti per la cura dei pidocchi, facilmente reperibili anche su alcune piattaforme online, che consentono così di scegliere i rimedi più indicati per ogni possibile situazione. Ritornando al tema principale, le infezioni si diffondono facilmente in un asilo per via della presenza di tantissimi potenziali vettori, come nel caso dei giocattoli, e per la tendenza di un bimbo di mettersi di frequente le mani in bocca.
I batteri sono utili perché aumentano le difese immunitarie
L’organismo di un bimbo, essendo giovane, apprende strada facendo nuove informazioni. L’impatto con i batteri, anche se potrebbe sembrare paradossale, in realtà giova a questo processo di crescita, perché dà la possibilità al sistema immunitario di svilupparsi “facendo esperienza”. È anche per questo motivo che gli esperti consigliano di non impedire al bimbo di giocare all’aperto sporcandosi. Allora l’asilo nido e la scuola materna diventano delle vere e proprie palestre, dove i bambini possono entrare a contatto con i batteri più diffusi, potenziando così le proprie barriere immunitarie.
Le malattie infettive non rappresentano un allarme in tenerissima età, dato che sono del tutto normali, per via del meccanismo illustrato poco sopra. L’immaturità del sistema immunitario può essere superata soltanto se il bimbo entra fisicamente a contatto con questi microorganismi, dato che ciò consente all’organismo di conoscere i batteri principali. In secondo luogo, i bimbi molto piccoli reagiscono meglio alle malattie per le quali non è ancora previsto un vaccino, come testimoniano alcune ricerche scientifiche. In conclusione, i batteri non sono poi così “cattivi” come li si dipinge.