Martedì 30 novembre Luigi Samele insieme ai colleghi schermidori Luca Fioretto, e Matteo Neri, ed al tecnico Andrea Tarenzio, si sono fermati al noto angolo tra via Drapperie e via Orefici che vide sostare Padre Gabriele Digani e prima di lui il Beato Olinto Marella.
La loro presenza all’Angolo dedicato alla raccolta delle offerte per i più bisognosi è stato un modo per promuovere “Scia…Bologna, la finale di Tokyo sotto le Due Torri”, evento organizzato dalla sezione scherma di Sef Virtus nell’ambito dei festeggiamenti per i 150 di vita della Società sportiva.
L’evento, che vuole essere la rivincita della finale di sciabola individuale tra il bianconero Luigi Samele, primo italiano a vincere una medaglia ai Giochi di Tokyo 2020, e l’ungherese tre volte campione olimpico Aaron Szilagyi, sarà il 6 dicembre al PalaDozza, alle 18.30.
I biglietti sono acquistabili al prezzo di 15 euro cadauno e parte del ricavato sarà devoluto a favore dell’Opera Padre Marella, da sempre impegnata nell’assistenza alle persone più fragili, attraverso il soccorso alle povertà e investendo sul futuro e sulle autonomie.
Ufficio stampa Opera Padre Marella