Introdurre nuovi strumenti di valutazione delle politiche volte a ridurre le diseguaglianze di genere, grazie a dati disaggregati certi, condivisi e liberi da stereotipi.
L’Italia è da questo punto di vista in ritardo. Dei 72 indicatori proposti dall’Onu per monitorare le politiche di genere a livello mondiale e dei singoli Paesi, più del 52% non ha riscontro in dati disponibili a livello nazionale e solo il 21% può fare riferimento a dati di alto livello (contro una media europea del 24,8%).
Per questo – di fronte a una pandemia che ha accentuato le disparità sia sul piano lavorativo che sociale e nell’imminenza dell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza – la Regione Emilia-Romagna apre una riflessione con istituzioni ed esperti in una giornata di confronto e proposte. Obiettivo: arrivare a definire data set comparabili e linee guida per i Comuni e le Regioni, con l’intento di elaborare proposte da presentare al Parlamento e al Governo per monitorare l’effettivo impatto del Piano nazionale di ripresa e resilienza sul piano del gender gap.
L’occasione, il convegno “Dati per contare, statistiche e indicatori di genere per un Pnrr equo” in programma oggi a Bologna per iniziativa dell’ assessorato regionale Pari opportunità e di Period Think Tank.
Lavoro, welfare, stereotipi di genere. Open data e monitoraggio civico
Open data e monitoraggio civico in vista del Pnrr; dati e indicatori per valutare l’impatto di genere; azioni e impegni delle Regioni e dei Comuni. Queste le sessioni in cui si sono articolati i lavori della mattina, mentre il pomeriggio è dedicato a quattro tavoli tematici su occupazione ed equilibri vita-lavoro; salute e welfare; stereotipi di genere; gender procurement.
Tra gli interventi della mattina quelli del sindaco di Bologna Matteo Lepore e per le Regioni Puglia e Lazio, di Titti De Simone e Valentina Cardinali, rispettivamente consigliera per l’attuazione del programma di governo e consigliera regionale di parità.
Concluderanno i lavori – intorno alle 17.45 – Maria Cecilia Guerra, sottosegretaria ministero Economia e finanze; Davide Ciferri, consigliere economico ministero delle Infrastrutture e mobilità; Maria Terranova, delegata Pari opportunità Anci nazionale.
Numerosi gli esperti e ricercatori che si sono confrontati. Tra gli altri: Luigi Reggi (Presidente Monithon); Vittorio Alvino (presidente Fondazione Openpolis); Katia Scannavini (vice segretaria Actionaid); Alice Pennisi (Unità di missione Pnrr, Ragioneria generale dello Stato); Maria Giuseppina Muratore (Istat); Marcella Corsi (Università La Sapienza); Giovanna Badalassi (Ladynomics.it).
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