Il gruppo Europa Verde dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ha depositato una risoluzione per chiedere alla Giunta, in vista dell’arrivo dei finanziamenti del PNRR e dei fondi della nuova programmazione europea, l’introduzione dei criteri premiali di Gender responsive public procurement(Grpp) nei bandi di gara. Si tratta di uno strumento – già adottato dalla Regione Lazio in Italia e in città e regioni in Spagna – finalizzato a riconoscere e premiare il valore aggiunto delle imprese che al proprio interno promuovono la parità di genere, in linea con gli obiettivi strategici regionali, nazionali ed europee in materia di politiche del lavoro. I Verdi inoltre chiedono alla Giunta di supportare gli enti locali – soprattutto i comuni più piccoli che non dispongono di risorse proprie per questo fine – nei percorsi di formazione delle figure dirigenziali apicali e tecniche in materia di raccolta e analisi delle statistiche di genere e di costruzione di indicatori utili alla valutazione ex ante ed ex-post dell’impatto di genere delle misure adottate.
“In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, ieri è stato ribadito il ruolo cruciale dell’indipendenza economica per potersi sottrare a relazioni con mariti e compagni violenti e maltrattanti. Anche per questo la Regione Emilia-Romagna può e deve farsi trovare pronta per una delle sfide più importanti del Pnrr: ridurre le profonde diseguaglianze di genere che caratterizzano il nostro paese nel settore occupazionale. Il Next Generation EU chiede ai paesi EU di investire almeno il 37% del Fondo ricevuto in misure a favore del clima ed almeno il 20% per la digitalizzazione, due settori che oggi vedono predominare l’occupazione maschile. Sebbene la parità di genere sia una priorità trasversale, senza interventi specifici per promuovere l’occupazione femminile anche in questi due ambiti, c’è il rischio di ottenere il risultato paradossale di ampliare ancora di più il gap occupazionale di genere – afferma Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde e Vicepresidente dell’Assemblea legislativa –. Con questa risoluzione chiediamo alla Giunta di favorire l’introduzione del “Gender responsive public procurement (Grpp) nelle procedure di gara regionali per l’affidamento di forniture di servizi, cioè criteri premiali volti ad attribuire un punteggio tecnico “migliorativo” a chi garantisce parità di genere al proprio interno. La Regione Lazio ha già introdotto questo strumento dal 2020, ottenendo risultati incoraggianti: tutti gli operatori economici risultati aggiudicatari sono in possesso di almeno una certificazione sulla responsabilità sociale e possono vantare l’assenza di verbali di discriminazione di genere. Inoltre, per dare concretezza all’impegno preso dalla Regione Emilia-Romagna, con la Legge Europea per il 2021, di effettuare la valutazione dell’impatto di genere per analizzare e migliorare l’efficacia delle leggi regionali in materia di parità di genere, con la risoluzione chiediamo alla Giunta di supportare gli enti locali nei percorsi di formazione dei propri dirigenti sui temi della raccolta dati e analisi delle statistiche di genere e per la valutazione dell’impatto di genere. Per Europa Verde bisogna mettere in campo tutti gli strumenti per promuovere il protagonismo femminile nella nostra società ed economia, riconoscendo la centralità di progetti di empowerment occupazionale delle donne, per colmare i pesanti gap che frenano la loro partecipazione e contributo al miglioramento del quadro economico-sociale”.
Silvestro Ramunno
Segreteria VicePresidente Silvia Zamboni
Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna