Ridurre gli automatismi che hanno condotto alla didattica a distanza (Dad), e questo grazie alla presenza di un numero sempre maggiore di vaccinati e all’utilizzo esteso del tracciamento.
È questa la prospettiva verso la quale si indirizzano le nuove norme che entrano in vigore oggi anche in Emilia-Romagna con il nuovo protocollo nazionale sull’attività di sorveglianza nelle scuole per prevenire i contagi da Coronavirus.
Le regole sono indicate nella circolare congiunta ministero dell’Istruzione e ministero della Salute del 3 novembre, che si propone di standardizzare i comportamenti a livello nazionale.
Il documento prevede due scenari: quello relativo alla fascia d’età 0-6 anni, e quello delle scuole primarie (elementari) e secondarie di primo e secondo grado (medie e superiori).
Per ciascuno di questi scenari, poi, sono previste regole diverse a seconda che il contagio parta da uno studente o da un adulto (insegnante o operatore scolastico).
Le principali novità
Niente Dad nelle scuole primarie e secondarie nel caso ci sia uno solo positivo in classe (al contrario di quanto avvenuto sinora). Se i positivi sono due, si continua in presenza solo per vaccinati e guariti negli ultimi sei mesi, per gli altri Dad. Quarantena per tutti con più di tre casi, ma con quarantena di 7 giorni per i vaccinati e i guariti, di 10 per gli altri.
Come cambia l’organizzazione della scuola
Tutto questo, naturalmente, comporterà la modifica delle attuali modalità organizzative della scuola. A differenza di quanto è accaduto fino ad oggi, infatti, con le nuove norme sarà possibile programmare i tamponi a tutta la classe nel momento in cui si verifica un caso e, successivamente, a 5 giorni di distanza.
Il dirigente scolastico, quando si verifica un caso positivo, deve individuare coloro che sono stati nelle 48 ore precedenti nello stesso ambiente scolastico del nuovo contagiato. A loro dovrà fornire le indicazioni predisposte dalla Ausl e sottoporre a quest’ultima l’elenco dei contatti.
Potrà anche sospendere “in via eccezionale ed urgente” le lezioni nel caso in cui le autorità sanitarie “siano impossibilitate ad intervenire tempestivamente”.
La responsabilità delle scelte successive è in carico al Dipartimento di Sanità Pubblica della Ausl, che dovrà verificare anche lo stato vaccinale dei contatti.
In tutti gli scenari, tutte le classi della scuola non interessate dalla presenza di positivi proseguono normalmente le attività scolastiche.
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