Benessere animale, Piccinini e Fabbri (M5S) in visita agli stabilimenti di Eurovo
“La nostra Regione non può farsi trovare impreparata alla scadenza del 2027, data in cui l’Unione Europea dirà definitivamente addio alle gabbie. In Emilia-Romagna esistono già aziende che sono esempi virtuosi di come sia possibile conciliare le logiche produttive con la condizione essenziale del rispetto del benessere animale”. È quanto hanno dichiarato ieri (2 luglio ndr) la consigliera regionale M5S Silvia Piccinini e la consigliera comunale M5s di Codigoro Annalisa Fabbri, a conclusione della visita agli stabilimenti di Codigoro e Imola di Eurovo, azienda leader nella produzione di uova e ovoprodotti. Il gruppo ha deciso di abbandonare le gabbie entro il 2022 e i sistemi combinati entro il 2025, avviando inoltre una collaborazione per migliorare gli standard degli allevamenti con l’Università di Bologna e la Compassion in World Farming (CIWF), una delle maggiori organizzazioni internazionali per il benessere degli animali da allevamento. “A dispetto di quanto sta accadendo in Europa – continua Silvia Piccinini – l’Emilia-Romagna non ha ancora assunto un impegno serio e concreto per dire finalmente addio alle gabbie negli allevamenti. Quello che ho chiesto attraverso una risoluzione è che la Regione metta in campo un’azione coordinata con l’obiettivo da un lato di superare l’utilizzo delle gabbie prevedendo incentivi rivolti agli allevatori e, dall’altro, sostenga quelle aziende che decidono di impiegare, nella preparazione dei propri prodotti, uova e ovoprodotti provenienti da allevamenti cage-free. Proprio in questi giorni, il senatore Daniele Pesco è riuscito nell’importante risultato di far approvare un emendamento al DL Fondo per finanziare con 15 milioni di euro nel 2021 gli allevamenti che mettono in atto pratiche rispettose del benessere animale e dell’ambiente. Sul nostro territorio gli esempi di allevamenti virtuosi non mancano, ed è bene che la Regione decida di valorizzare proprio quei prodotti provenienti da allevamenti senza gabbie, sostenendo la richiesta in Europa di iniziative che disincentivino l’importazione da paesi esteri di prodotti che non garantiscono gli standard europei ed il rispetto del benessere animale. Fino ad ora, però – conclude la capogruppo M5S in Regione – l’unico risultato, raggiunto grazie al MoVimento 5 Stelle, è stato l’inserimento del rispetto del benessere animale come requisito fondamentale per avere accesso ai prossimi bandi destinati agli allevamenti, frutto del lavoro che abbiamo svolto durante la discussione sul Documento Strategico Regionale che detta le linee di indirizzo sull’utilizzo della nuova programmazione dei fondi europei. È chiaro quindi che la strada per fare dell’Emilia-Romagna la prima Regione senza gabbie è ancora lunga, ma dobbiamo agire quanto prima. Questi metodi barbari, dannosi anche per l’ambiente e per la nostra salute, non sono più accettabili e le istituzioni hanno il dovere di impegnarsi per la costruzione di un mondo meno crudele e più sostenibile”.
Ufficio stampa
Gruppo Assembleare MoVimento 5 Stelle
Regione Emilia-Romagna