Volt Bologna: “I giovani hanno bisogno di spazi in cui lavorare”
A Bologna, abbiamo ancora troppi spazi vuoti ed inutilizzati: dalle ex caserme alle ex fabbriche. Dobbiamo riappropriarci di questi luoghi e trasformali in laboratori di innovazione per la comunità.
In un momento in cui la generazione che va dai 25 ai 45 anni è una delle più colpite dalla crisi post Covid-19, il Comune di Bologna deve dare risposte che non siano solo reazioni. Ci deve essere una visione di città a 360°, che sia modello europeo e che dia risposte a tutti quelle persone che stanno perdendo il lavoro.
Si riparta dalla risorse presenti in città.
“Il Comune di Bologna ha diversi spazi inutilizzati che con interventi di manodopera possono essere riqualificati per ospitare nuove forme di economia in città. Dobbiamo gettare le basi per un’economia sostenibile e circolare e utilizzare questi spazi per dare lavoro” afferma Fabio Bersani, Volt Bologna.
Quello che proponiamo è la creazione di punti di aggregazione nei quartieri perchè è arrivato il momento di mettere Bologna al centro e di non guardare solo al centro di Bologna. Veri e propri hub di coworking in prima periferia, facili da raggiungere e con prezzi calmierati in base alle diverse fasce di reddito degli utilizzatori. Degli spazi per lavorare di prima prossimità per essere più vicini a casa e dare nuova energia a quelli che vengono troppo spesso definiti “quartieri dormitorio”.
La visione di questo progetto include anche un piano di ripartenza per l’economia cittadina, attraverso la creazione di nuovi modi di vivere gli spazi di lavoro condiviso per facilitare la sopravvivenza delle economie locali. Riqualificare edifici per permettere a botteghe, negozi ma anche aziende di avere spazi economici con servizi e costi condivisi. Un’unica reception per tutti, utenze, sito web e app condivisi tra tutti gli utilizzatori dello spazio. Allo scopo di contribuire attivamente facilitando l’economia locale in un’ottica di creazione di nuove forme di business nella città metropolitana. Perchè ora più che mai l’unione fa la forza.
Ufficio Stampa Volt Bologna