In occasione dell’avvio dei lavori di realizzazione del Parco tematico archeologico medievale di Persiceto, sabato 29 maggio alle ore 12 al Teatro Comunale si terrà un incontro a cui prenderanno parte il sindaco di Persiceto Lorenzo Pellegatti, l’Assessore regionale al Turismo Andrea Corsini e il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Oltre alla presentazione dell’avvio dei lavori saranno illustrate le potenzialità dell’opera dal punto di vista turistico, culturale e didattico.
Sabato 29 maggio alle ore 12 presso il Teatro Comunale verrà presentato ufficialmente l’inizio dei lavori per la realizzazione del Parco tematico archeologico medievale, progetto promosso dal Comune di Persiceto grazie al contributo straordinario della Regione Emilia-Romagna e alla collaborazione con Agen.Ter; all’evento, che sarà aperto ai cittadini su prenotazione, interverranno il sindaco Lorenzo Pellegatti, il progettista dei lavori Marco Ferrari, la responsabile dei lavori per il Comune di Persiceto Sabrina Grillini e due importanti ospiti: l’assessore regionale a Turismo e Commercio Andrea Corsini, e il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Nel rispetto delle norme anti-covid gli accessi saranno a numero limitato e con prenotazione obbligatoria, effettuabile scrivendo a biglietteriateatro@comunepersiceto.it.
“Il parco – dichiara il Sindaco Lorenzo Pellegatti – si pone come luogo fruibile sia per la didattica che per il tempo libero, con un’offerta che va ad integrarsi con altre opportunità culturali disponibili sul territorio di Persiceto. Il progetto, che rappresenterà quindi una delle tante tappe degli itinerari turistici locali, nasce dal rinvenimento di un villaggio medievale risalente ai secoli IX, X e XI, nella vicina località di Crocetta, a Sant’Agata Bolognese. Questo sito ha dato l’opportunità di trarre un modello valido per riprodurre fedelmente un prototipo di villaggio medievale così come realmente esistito nelle nostre zone. I lavori che dureranno circa un anno, prevedono una prima fase di accantieramento per entrare poi successivamente nel vivo della costruzione”.
L’area individuata per la realizzazione del parco è quella dei bacini di lagunaggio dismessi dell’ex zuccherificio di Persiceto, un’ampia area verde che si trova a fianco di via Cento e poco lontana dalla Stazione Ferroviaria e dalla Ciclovia del Sole. L’ampiezza dell’area, con i suoi 10,37ha, di cui oltre 4ha allagati, favorirà l’ambientazione ottimale in cui ricostruire il villaggio, nella sua dimensione reale e in ogni sua parte: le abitazioni, gli orti, la fortificazione con il terrapieno, le cortine delle palizzate, gli ampi fossati allagati.
“All’interno del grande argine perimetrale dei bacini – prosegue Pellegatti – sarà ricavata una piattaforma di terra sopraelevata di circa un metro dalla superficie dell’acqua, su cui impostare un ampio spazio polivalente, la ricostruzione del villaggio di X-XI sec. e del fossato perimetrale. Sono rispettate fedelmente le dimensioni rilevate dallo scavo archeologico ma in forma speculare per rispettare le aree di salvaguardia dell’alta tensione e dell’impianto di depurazione. Sulla base della documentazione archeologica saranno ricostruiti non solo gli edifici, i manufatti, la disposizione dell’insediamento ma anche usi e costumi quotidiani. I materiali di scavo del villaggio, che sono ora collocati presso il Museo Archeologico Ambientale di Persiceto, saranno quindi contestualizzati in una maniera innovativa e virtuosa all’interno del nuovo parco”.
Nel villaggio medievale, che si configurerà come area polivalente sia per singoli visitatori che per gruppi, l’offerta unica di aspetti naturalistici, documentazione d’ambiente, ricostruzioni rigorose, eventi, animazioni e laboratori tematici, sarà finalizzata a coinvolgere il pubblico, sollecitarne curiosità e interesse con strumenti diversi e più attrattivi di quelli tipici di un allestimento museale tradizionale e ad offrire una metodica di insegnamento della storia ricreata e rivissuta come esperienza diretta. Il racconto del passato potrà dunque avvenire non più solo tramite testi e immagini ma sarà di gran lunga più coinvolgente perché interesserà direttamente tutti i sensi del visitatore o dello studente, immergendolo concretamente nell’atmosfera dell’epoca.
L’area oggetto d’intervento è inoltre un “nodo ecologico semplice” della rete ecologica locale poichè direttamente adiacente ad un corridoio ecologico (canale storico San Giovanni) e l’opera è stata progettata in relazione ai vincoli e nel rispetto del luogo in cui sorgerà.
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