“Ribadiamo la nostra perplessità circa la presenza di lupi in pianura, questa volta a Budrio. Ed i rassicuranti comunicati provenienti anche in questo caso dall’Amministrazione locale, ci fanno riflettere.
Pare infatti che si voglia far passare come circostanza normale la presenza di animali selvatici, in questo caso lupi, senza porsi degli interrogativi ma senza, soprattutto, provare a risolvere il problema. Forse perché il problema sta appunto a monte: anni di politica sbagliata, che oggi continua a pagare i danni agli agricoltori, senza interrogarsi davvero sui danni alle colture, al suolo e sottosuolo ed anche senza pensare alla sicurezza pubblica. Ed allora certo, che se vediamo un lupo non cerchiamo di accarezzarlo, ma cosa succede quando attraversa una strada, quando azzanna i nostri animali? La risposta è che la notte li dobbiamo chiudere in casa. Quasi come se fossimo noi e i nostri animali domestici o i nostri allevamenti, fuori posto.
E mentre si legge nei comunicati della Città metropolitana che le guardie provinciali – che anche noi certo, ringraziamo – seguono gli spostamenti dei branchi, ci viene però anche da interrogarci, se questo sia il loro migliore utilizzo. Ed allora ci piacerebbe chiederlo agli agricoltori, agli allevatori, ai cittadini ai quali è stato riferito che si tratta di naturalizzazione della specie e che a questi fenomeni si debbono abituare.
Come dire: se non riesci a risolvere il problema, fai finta che non esista e riconducilo alla normalità. “Non si tratta però del nostro modus operandi e riteniamo pertanto che una seria politica di prevenzione vada attuata dagli Enti preposti” afferma anche Lorenzo Biagioni responsabile locale caccia e attività venatoria per FDI che condivide anche quanto di seguito.
Siamo fermamente convinti che anche Budrio non sia l’ambiente giusto per la crescita di questi animali, nè per il bene dell’animale nè per quello umano e che in casi come questi non ci si debba dividere tra sostenitori e contrari, senza poi trovare reali soluzioni.
Raccomandiamo alla cittadinanza calma e tranquillità, mentre chiediamo nuovamente un intervento concreto dell’organo di Polizia metropolitana, che allontani dalla pianura questi esemplari riportandoli in Appennino e ci appelliamo sempre alla Città metropolitana affinché prenda coscienza della popolazione di lupi e di ibridi che è presente in città e si adoperi affinché si tuteli la figura del lupo e non quella dell’ibrido, che ovviamente non rispecchia gli obiettivi del ripopolamento voluto nel passato e danneggerebbe l’eco-sistema della fauna e la biodiversità creando anche disagi per la comunità. Su questi temi proporremmo una ulteriore interpellanza”
Lo dichiara:
Marta Evangelisti FDI Consigliere della Città metropolitana di Bologna
Lorenzo Biagioni FDI Responsabile Caccia e Ambiente