Sono quasi tre anni che come Volt Bologna lavoriamo ad un progetto ambizioso per permettere a Bologna di diventare la città più sostenibile e attrattiva d’Italia. Lo ribadiamo, non siamo una lista nata per le elezioni comunali e il nostro progetto politico va ben oltre gli interessi di una singola tornata elettorale. Noi tuttə consideriamo come nostro obiettivo il benessere delle cittadine e dei cittadini di Bologna, d’Italia e d’Europa. Per poter costruire un piano di lungo periodo che vada in questa direzione abbiamo lavorato a contatto con esperti, cittadinə, comitati ed associazioni per portare la loro voce in modo coerente all’interno di un dibattito politico cittadino fatto di nomi, correnti e parole roboanti ma pochi, insufficienti garanzie pratiche. Siamo coscienti dell’importanza di un progetto di rinnovamento per la città e qui ci teniamo a ribadire quelle che sono per noi le tematiche più urgenti su cui abbiamo chiesto e continueremo a chiedere una posizione esplicita da parte di chi dichiara di voler rendere Bologna una città sostenibile:
- La completa realizzazione dell’intera rete di corsie ciclabili sia urbane che metropolitane entro il 2025
- La realizzazione da subito del servizio ferroviario metropolitano con corse ogni 15/30 minuti (evitando le scuse che i vari sindaci e presidenti hanno addotto per non onorare l’impegno già preso più volte negli ultimi decenni)
- La realizzazione di almeno due linee di tram entro il 2025
- La moratoria degli allargamenti autostradali della A13 e A14, sospendendo tutti i progetti in corso e tutte le procedure in essere.
- La revisione del progetto del passante di mezzo, adoperandosi per non chiudere la conferenza dei servizi, al fine di predisporre progetti alternativi, come l’interramento o la copertura dell’attuale tracciato e avviando contestualmente l’indagine epidemiologica richiesta dalle associazioni.
- Lo spostamento di tutti i finanziamenti comunali, metropolitani e regionali dalla previsione di nuove strade alla realizzazione dei progetti di mobilità sostenibile prima elencati.
- La Rivalutazione degli interventi di abbattimento degli alberi lungo canali, corsi d’acqua e sul territorio metropolitano, fino alla definizione di un regolamento del verde che faccia convivere le necessità di sicurezza di questi territori a all’incremento della dotazione arborea
- La realizzazione di parchi periurbani e di percorsi che riaprano i colli bolognesi, sempre più privatizzati e inaccessibili.
- L’azzeramento del consumo di suolo per tutta la Città Metropolitana e non solo per il Comune di Bologna.
- L’impegno a fare una gara nel 2024 per la gestione del trasporto pubblico.
- La modifica PUG e regolamento edilizio per intendere la rigenerazione urbana non più come addensamento e speculazione ma come incremento del benessere sociale, ambientale e civico.In questa direzione è necessaria anche una rivalutazione di progetti di “rigenerazione” come i prati di Caprara e la Caserma Mazzoni.
L’urgenza che sentiamo si concretizza nella disponibilità al dialogo costruttivo con chi si dimostrerà dispostə a parlare nel concreto di questi temi e a inserirli nel dibattito sul futuro della città. Se le primarie saranno un punto di incontro di idee e un momento di confronto tematico e programmatico condiviso che va in questo senso, ben vengano le primarie. Ma smettiamola di trasformare Bologna in un campo di battaglia partitico e iniziamo a lavorare per una Bologna cantiere di idee innovative.
Ufficio Stampa Volt Bologna